SANT’ANNA D’ALFAEDO. Il futuro della montagna sta nei giovani Protagonisti una quindicina di ragazzi chiamati a confrontarsi sul futuro del territorio

Quali sono gli aspetti legati al territorio che ti hanno ostacolato nel realizzare il tuo progetto di vita? Che cosa vorresti fare per ottenere quel risultato? Che cosa vorresti che accadesse al 2040 nel territorio in cui abiti? È su questi tre interrogativi che una quindicina di giovani under 35 provenienti dai territori del Baldo e della Lessinia si sono confrontati oggi nel suggestivo contesto di Forte Tesoro, nel Comune di Sant’Anna d’Alfaedo. L’invito a partecipare all’incontro odierno è arrivato dal GAL Baldo-Lessinia, che ha organizzato la mattinata in collaborazione con il Centro EUROPE DIRECT “Montagna Veneta”, il GAL Prealpi e Dolomiti e UNCEM Veneto. L’appuntamento, il secondo di quattro previsti in alcuni luoghi-simbolo della montagna veneta, è rivolto proprio alle giovani generazioni e ha lo scopo di far conoscere loro la piattaforma europea EYY- European Year of Youth nonché le opportunità offerte da quest’ultima e dai centri EUROPE DIRECT, di cui il GAL Baldo-Lessinia è antenna, nell’anno europeo della gioventù. Allo stesso tempo, l’obbiettivo del percorso è quello di far riflettere i giovani delle aree montane su alcune tematiche significative per questi territori, nonché di motivarli per la ricerca e la proposta di idee e soluzioni da realizzare nel proprio contesto locale, spesso penalizzato dal punto di vista demografico, infrastrutturale e dei servizi. Dopo i saluti del presidente del GAL Baldo-Lessinia Ermanno Anselmi, hanno preso parola il referente Uncem Veneto, nonché sindaco di San Zeno di Montagna, Maurizio Castellani, il direttore del GAL Prealpi Dolomiti Matteo Aguanno, la direttrice del GAL Elisabetta Brisighella e il sindaco di Sant’Anna d’Alfaedo Raffello Campostrini. Parte centrale dell’incontro è stata quella condotta dal sociologo Diego Cason, che ha incalzato i partecipanti proprio sui tre interrogativi iniziali: «Per dare delle risposte ai temi sottoposti alla loro attenzione esigerebbero esperienza che in questi giovani c’è, ma non in quantità sufficiente. – spiega Cason – Tuttavia le idee che si agitano nella mente di questi ragazzi potrebbero coincidere con i progetti che si realizzeranno in futuro, nel bene o nel male, con le mediazioni necessarie, e quindi sentire da loro aspettative per agevolarne la realizzazione è uno degli obiettivi che i quattro GAL della montagna veneta si sono dati». «Questa iniziativa arriva a ridosso dell’inizio della nuova Programmazione 2023-2027 e servono idee. – commenta Ermanno Anselmi, presidente del GAL Baldo-Lessinia – Le idee partono dal basso ed è da lì che dobbiamo tracciare le nuove linee guida di sviluppo del territorio montano. L’incontro di stamattina ha visto la partecipazione di giovani provenienti dal Baldo e dalla Lessinia ed è stato interessante come si siano confrontati su visioni, idee e progetti che magari a noi con qualche anno più di loro ormai sfuggono. Ringrazio ognuno di loro perché ci ha aiutato a superare alcuni schemi rigidi che fanno parte di un nostro background passato, ma che non necessariamente deve condizionare le nuove generazioni».