Tommasi “convoca” tutti gli eletti. Il primo cittadino parlerà ai veronesi in Parlamento Il sindaco ha espresso la volontà di far sedere intorno allo stesso tavolo, gli esponenti della nostra città, appena eletti in Parlamento: “Dobbiamo lavorare tutti per il bene della nostra città” ha detto. “Il risultato? Il “campo largo” avrebbe vinto anche in Italia...”

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Verona schiera l’attacco a nove punte. Da Fontana a Maschio, da Tosi a Padovani: e poi la grande sorpresa, Aurora Floridia

Non male, come idea di “giocare una partita all’attacco” per il bene di Verona. La nostra città, schiera infatti 9 “punte”, che presto saranno chiamate a partecipare, con ruoli diversi, alle scelte del Paese e anche a quelle che toccheranno da vicino Verona.
Vediamo dunque chi sono i 9 esponenti veronesi, eletti l’altro giorno. Iniziamo da Fratelli d’Italia, il gruppo ovviamente più numeroso. La new entry, in Senato, è Matteo Gelmetti, vicepresidente della Fiera. Tra gli onorevoli, ecco il blindatissimo Ciro Maschio, accompagnato da alcune facce nuove: la prima è quella di Gianmarco Mazzi, grtande organizzatore di eventi; ci sono poi Maddalena Morgante e Marco Padovani, già assessore nell’ultima giunta Sboarina, oggi all’opposizione in Consiglio.
La Lega schiera due “vecchie conoscenze” del Parlamento: il senatore Tosato e l’on. Fontana, vice di Salvini, uno degli uomini forti del Carroccio.
Quanto a Forza Italia, una “punta” sola, ma di peso, cioè Flavio Tosi, premiato da Verona, confermando l’ottimo risultato delle amministrative. La sorpresa più grande arriva da Malcesine, dove Aurora Floridia (Verdi-Si) entraentra in Senato per il complicato gioco dei resti proporzionali. A tutti, ovviamente, buon lavoro.

“Sul tavolo tutti i problemi di Verona”

“Abbiamo una maggioranza che presume una governabilità del Paese. È stata una tornata elettorale con poco entusiasmo dato il periodo in cui si è andati alle urne. Il risultato ha visto sicuramente un cambio di scenario sia all’interno del centrodestra che tra le forze progressiste e di centro sinistra. Per quanto riguarda i numeri e la nostra esperienza di qualche mese fa possiamo solo confermare che se ci fosse stata una proposta unitaria sicuramente avremmo avuto un risultato diverso”. Questo il commento di Damiano Tommasi, sindaco di Verona.
“Ora abbiamo mesi complicati per le vicende internazionali che hanno quotidiane ripercussioni sulle aziende e le famiglie. Mi auguro che al più presto si riesca ad avere un’operatività governativa fondamentale per dare risposte efficaci. Mi dispiace per la mancata rielezione di Alessia Rotta perché la sua presenza in consiglio unita all’esperienza maturata in parlamento e alle relazioni costruite in questi anni sarebbe stata utile per la città. Prevedo comunque quanto prima di organizzare un incontro con tutti i neoeletti, a prescindere dal l’appartenenza politica, per poter dialogare e affrontare assieme i temi della città”.
IL COMMENTO DI TRAGUARDI. “Il risultato delle elezioni è netto e, per chi difende i nostri valori, duro da mandare giù. Ma siamo convinti che anche in una giornata così, in cui è difficile essere ottimisti, si possa trovare la forza per guardare avanti e ricominciare a camminare verso obiettivi politici ambiziosi.
L’esperienza di Traguardi, in questi cinque anni, ce l’ha insegnato. Dopo la bruciante sconfitta del 2017 ci siamo rimboccati le maniche, trovando nelle ragioni del cattivo risultato la ricetta per il lavoro da portare avanti.
Abbiamo adottato un metodo nuovo, realmente partecipativo e rappresentativo, coinvolgendo una fascia della cittadinanza che mai si era sentita davvero chiamare in causa, a partire dai giovani che da sempre – e queste elezioni non fanno eccezione – la politica lascia ai margini.
Ora è il momento della determinazione nel continuare ciò che è stato iniziato, con energia, partendo dal territorio e dalle persone. Ora è il momento in cui ciascuno di noi può trasformare la delusione in nuovo slancio.
IL COMMENTO DI AZIONE E ITALIA VIVA. “14mila voti pari al 10,8 per cento dell’elettorato: questo il risultato nella sola città di Verona per il Polo Riformista nato dall’Alleanza tra Calenda e Renzi. Buoni anche i risultati in tanti Comuni della Provincia intorno e superiori ai 10mila abitanti, dalla Valpolicella a San Giovanni Lupatoto dove l’alleanza di Italia Viva e Azione supera Forza Italia. Eletta nel collegio alla Camera l’ex Ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti”.
Contento del risultato anche il secondo in lista Davide Bendinelli, Sindaco di Garda e Coordinatore di Italia Viva in Veneto, nonostante la mancata rielezione in Parlamento.
“Quello che conta è che gli elettori moderati ci hanno dato fiducia a Verona e in Provincia – e questo nonostante diverse formazioni si contendessero il loro voto, la poca copertura ricevuta dalla stampa e un solo mese di campagna elettorale. Da qui, sia a livello locale che Nazionale che sul territorio parte un nuovo Polo capace di rappresentare i valori del riformismo e quella importante fascia della popolazione che si riconosce in essi. Siamo un progetto che crescerà nel tempo e che attirerà sempre più consensi nei ceti produttivi e interessati alla buona amministrazione”.