UNIVERSITÀ E SACRO CUORE QUA LA MANO PER LA RICERCA Firma della convenzione a palazzo Giuliari. Nasce una nuova collaborazione per l’assistenza nell’ambito delle malattie infettive e tropicali. Finanziamento per 15 anni

Nasce una nuova collaborazione tra l’università di Verona e l’ospedale Sacro Cuore Don Calabria per potenziare le attività di didattica, di ricerca e di assistenza nell’ambito delle malattie infettive con particolare riferimento a quelle tropicali.  Nella Sala Barbieri di Palazzo Giuliari, il rettore Nicola Sartor e l’amministratore delegato del nosocomio di Negrar Mario Piccinini hanno firmato una convenzione che prevede il finanziamento per 15 anni da parte dell’ospedale di un posto di ruolo di professore associato del dipartimento di Diagnostica e Sanità pubblica. Viviamo in un’epoca di grandi spostamenti di massa: delle persone – migranti, viaggiatori per lavoro o per turismo – e merci. Con esse viaggiano anche i virus e i vettori che li trasmettono. A tale contesto è legata la necessità di considerare le patologie d’importazione nell’ottica della salute globale. La figura professionale oggetto della convenzione dovrà sviluppare importanti sinergie sia nella didattica che nella ricerca fra l’università e l’ospedale  Sacro Cuore Don Calabria, considerate le peculiarità del reparto  di Negrar orientato alle malattie tropicali, una delle poche strutture dedicate presenti in Italia in un momento in cui, anche a causa dei recenti fenomeni migratori, si registra  nel nostro Paese un aumento di casi di tali patologie, fortunatamente non infettive. Il professore, che sarà incaricato a seguito di un concorso pubblico,  svolgerà la propria attività all’ospedale Sacro Cuore di Negrar, fatta salva la didattica che verrà espletata all’università e, in parte, all’ospedale Sacro Cuore sulla base di accordi tra le parti. Nell’ambito delle malattie infettive e tropicali, Verona vanta due poli di eccellenza a livello nazionale che ora uniscono le forze grazie a questa convenzione. La Scuola di specializzazione dell’ateneo scaligero, diretta da Ercole Concia, è riferimento per tutto il Triveneto. Dal 1992 gli specializzandi si recano per 6 mesi all’ospedale di Ngozi, in Burundi, per approfondire lo studio di queste patologie. Il Centro per le Malattie tropicali (CMT) dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar è  Centro di riferimento della Regione Veneto per le patologie d’importazione e nel 2014 è stato ufficialmente riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della sanità come WHO-Collaborating Center per la strongiloidosi e le parassitosi intestinali.  Nel 2015 la Regione Veneto ha inoltrato al ministero della Salute la richiesta di riconoscimento di Irccs (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) per le malattie tropicali e la medicina delle migrazioni.