Figura simbolo di giornalista scomodo e vittima della cieca violenza degli anni di piombo, fu impegnato in prima persona a denunciare la barbarie del terrorismo.
Nato a San Brizio (frazione di Spoleto), nel perugino, si avvicinò al giornalismo collaborando come redattore de La zanzara, storico giornale del Liceo Parini di Milano e fucina di grandi giornalisti. Specializzatosi sui temi sociali e sull’indagine sul campo con “L’Avanti” e “Avvenire”, nel 1972 passò al Corriere della Sera. Pagò con la vita, il suo impegno contyro il terrorismo, quando venne trucidato da un commando di sei terroristi, appartenenti alla Brigata XXVIII marzo, gruppo armato di estrema sinistra.