I 48 miliardi spariti nel nulla: Il caso Eriberto-Manfredini

Affare fatto. “Eriberto e Manfredini alla Lazio per 24 milioni di euro, più il cartellino di Pesaresi”. Luca Campedelli e Giovanni Sartori tirarono un sospiro di sollievo. “Perdiamo due frecce, ma con quei soldi li possiamo sostituire alla grande”. Anche Gigi Delneri accettò senza batter ciglio. I soldi sono soldi. Con 48 miliardi delle vecchie lire, il Chievo poteva vivere di rendita per 10 anni. Poteva rifare la squadra, senza perdere niente (o poco) sul piano tecnico. Ma sistemando (per sempre?) i suoi bilanci. E dici poco?
IL VOLTAFACCIA. “Sembrava fatta….Eriberto e Manfredini alla Lazio in cambio di Pesaresi e un assegno di circa 24 milioni di euro (18 per Eriberto e 6 per Manfredini). E invece per la mancanza di soldi, la Lazio ha rinunciato”, si legge sulla Gazzetta di quei giorni. In realtà, la Lazio di Cragnotti non ha i soldi neppure per iscriversi al campionato e naviga in un mare di debiti. Decisivo, in quei giorni, anche l’intervento di Galliani, all’epoca presidente di Lega, curiosa anomalia italiana, visto che era pure presidente del Milan. E’ lui che certifica la rinuncia della Lazio a Eriberto e Manfredini, avallando, di fatto, un’autentica beffa miliardaria. Ma il “giallo” non finisce qui…
IL RICORSO. Il Chievo grida (giustamente) allo scandalo. Un contratto già firmato che dienta carta straccia. Ed è lì, purtroppo, che Campedelli si accorge di come giranole cose nel calcio. Tutti (a parole) gli dannoragione, ma nei fatti, resta carta straccia tra le mani. La Lazio è condannata (si fa per dire…) a risarcire il Chievocon un milione e 50 mila euro. Sì, avete letto bene: 700 mila per Eriberto, 350 mila per Manfredini.
LA BEFFA FINALE. Il problema, per Cragnotti, rimane. Come farà la Lazio a iscriversi al campionato? Se non ha i soldi per onorare un impegno, come può pensare di dare le garanzie necessarie alla Lega per rispettare gli impegni economici previsti? Già, si profila una clamorosa esclusione. Che viene scongiurata, indovinate da chi? Dal Milan del presidente Galliani, pure presidente di Lega. Il quale, nel finale di mercato, piazza un colpaccio Acquista Alessandro Nesta per una cifra record di 32 milioni di euro. Quelli che servivano a Cragnotti per restare a galla, onorare gli impegni e potersi iscrivere al campionato. Con tanti saluti a Eriberto, Manfredini, Campedelli e al Chievo. Così andavano (ma forse vanno…) le cose di calcio…