Alessandro Zannier è un artista concettuale che sviluppa il suo lavoro tra musica, arti visive e scrittura e che analizza la società attuale attraverso metafore scientifiche, filosofiche e visionarie. Coinvolgendo istituti di ricerca, università e musei, crea e mette in scena mostre, installazioni e concerti-spettacoli unici nel loro genere e coinvolgenti, sensibili alle tematiche ambientali e con un taglio divulgativo.
L’artista presenta a Ville Meriggio il suo nuovo concept “ARCA”, che in questi mesi è stato accolto dalla città di Venezia come progetto di uso di mostre, concerti ed eventi ospitati in importanti istituzioni, sul tema dell’habitat, del backup e dell’estinzione, denominato “Arca Venice”.
E’ un visionario album tematico che ipotizza la fuga di massa dal pianeta a bordo di una immensa astronave generazionale dalla forma di tartaruga, come estrema conseguenza delle azioni umane sull’ambiente e della deriva del sistema-mondo così come lo abbiamo concepito e che continua a gridarci su più fronti l’allarme di un’apocalisse irreversibile.
Il pericolo è appunto l’estinzione dell’habitat terrestre adatto alla vita, a cominciare dai singoli habitat locali che lo compongono.
Cosa imbarcare nell’Arca e cosa lasciare, se dovessimo riorganizzare un mondo in cattività in fretta e furia trovandoci tutti migranti in un unica grande imbarcazione senza meta? Come riorganizzare una società senza sprechi? Come salvare e catalogare il DNA della vita, la tecnologia, la ricerca, la cultura, le lingue e la storia dell’uomo per portarle altrove?
E’ un tentativo di ragionare sull’esigenza di backup di un luogo, dal suo habitat naturale alla sua cultura e memoria storico-artistico-scientifica, per salvarlo dall’incedere inesorabile di eventi potenzialmente letali.
L’artista, accompagnato dall’Ottodix Ensemble, porterà gli spettatori in un viaggio per canzoni visionarie all’interno degli habitat artificiali dell’Arca spaziale descritta nell’omonimo album. Accompagnato da spettacolari visuals proiettati su una sfera e animazioni live su lavagna luminosa a cura di Laura Marini (Ombrette), Zannier porterà gli spettatori in un viaggio attraverso canzoni visionarie all’interno degli habitat artificiali dell’Arca spaziale descritta nell’omonimo album.
Durante l’esibizione si alterneranno canzoni e suoni a momenti di divulgazione sulle sfide future della colonizzazione spaziale e sulle ricadute che questa ricerca potrebbe avere sulla salvaguardia del pianeta Terra e dei suoi singoli habitat. Saranno inoltre presentate alcune “sonificazioni” di sequenze del DNA di animali estinti o in via di estinzione o in grado di resistere in ambienti estremi come lo spazio siderale.
Lo spettacolo e le sonificazioni sono già andati in scena in università e licei, al prestigioso Conservatorio Benedetto Marcelli di Venezia e in due biennali internazionali, a Berlino e a Göteborg in questa prima fase del tour.