A Legnago arriva la bretella attesa da decenni Il tratto unisce il quartiere Casette con la rotatoria in via Giudici e con la Transpolesana

“Non è stato facile arrivare fin qui. Dalla posa della prima pietra ad oggi abbiamo dovuto integrare più volte i capitoli di spesa. In Italia da quando si progetta un’opera servono almeno tre anni per realizzarla. Nel giro di un mese verrà fatto un senso unico di marcia verso il Ponte Fior di Rosa, verrà invertito il senso di marcia per raggiungere la stazione e verrà realizzata una ciclopedonale. Fare uno scorrimento veloce della viabilità e la ciclopedonale è la miglior riposta anche contro l’inquinamento”.
Così il sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti all’inaugurazione in via Lungo Bussè a Legnago della nuova bretella di collegamento tra il quartiere di Casette e la rotonda di via Giudici che conduce alla Transpolesana e all’apertura del nuovo ponte sul Bussè.
Alla cerimona con il sindaco Lorenzetti, erano presenti il vice sindaco Roberto Danieli, la vice presidente della Regione Veneto Elisa De Berti, l’europarlamentare Paolo Borchia, il presidente della Provincia di Verona Flavio Pasini e i consiglieri regionali Marco Andreoli e Alessandra Sponda.
Il vice sindaco Danieli ha ricordato che quella della Bretella era un’opera attesa dai cittadini da decenni, costata complessivamente 2.200.000 euro. La Regione Veneto ha finanziato il primo tratto (da via Giudici alle piscine) con 300mila euro. Tutto è nato dal progetto del masterplan della nuova zona sportiva che prevedeva l’eliminazione del passaggio di automezzi pesanti tra le diverse strutture sportive. Questa strada permetterà di intervenire sulla zona sportiva rendendola più sicura e usufruibile dai bambini. Il Ponte scuro in uscita verrà aperto quando il tempo renderà possibile l’asfaltatura della strada.
“Così si è raggiunto un obiettivo di rilievo, il lavoro fatto per arrivare fin qui è notevole – ha sottolineato Pasini . Come Provincia abbiamo messo al primo posto la sicurezza stradale, abbiamo investito con due bandi 30 milioni di euro. E stiamo analizzando le richieste arrivate dalle amministrazioni. Una parte va a colmare quel 20% in più legato all’aumento dei costi delle materie prime”.