A piedi lungo le mura di Cangrande In 2 chilometri si va dal dal Parco della Provianda di Santa Marta al Prato di Castel San Felice

Valorizzare la conoscenza della cinta muraria cittadina con la proposta di un nuovo percorso pedonale di visita, immerso nel verde e con scorci panoramici sulla città. E’ quanto è stato realizzato dal Comune di Verona con un progetto turistico rivolto alle mura di Cangrande, un tratto della cinta muraria che, assieme al centro storico, ha consentito a Verona di essere riconosciuta città del patrimonio mondiale dell’Unesco nell’anno 2000, di cui quest’anno ricade il 25esimo anniversario.
Il percorso collega il Parco della Provianda di Santa Marta con il prato di Castello San Felice e si snoda all’interno del Parco delle mura tra Veronetta e la collina, attraverso il primo tratto del corridoio ecologico delle Torricelle.
Una nuova possibilità di passeggiata, a poca distanza dal centro storico, per tutti i cittadini e i turisti appassionati di cultura, storia e natura.
Il progetto di visita, già realizzato e percorribile, è stato presentato questa mattina dall’assessora alla Cultura, Turismo e Rapporti con l’Unesco Marta Ugolini insieme al responsabile dell’Ufficio Conservazione e valorizzazione sito UNESCO e Cinta Muraria Ettore Napione e Federica Collato co-fondatrice di Cooperativa sociale Reverse.
Il cammino, lungo poco più di 2 chilometri, attraversa sette secoli di storia delle mura di Verona, facendo conoscere le difese costruite da Cangrande della Scala (1324-1327), le rondelle aggiunte dalla Repubblica di Venezia nel Cinquecento, le trasformazioni realizzate dall’esercito asburgico tra il 1830 e il 1865.
L’itinerario si compone di 12 cartelli, con una breve spiegazione dei monumenti.
Queste le tappe descritte dai pannelli: Porta Campofiore, Provianda di Santa Marta, Bastione delle Maddalene, Porta Vescovo, Batteria di Scarpa, Rondella di San Zeno in Monte, Rondella della Grotta, Castello San Felice.
Lungo il percorso sono state posizionate 12 panchine, con vista panoramica sulla città, e 10 elementi segnapasso.
L’iniziativa è stata resa possibile dal progetto “Smart Verona, città patrimonio mondiale UNESCO” presentato nel 2022 dal Comune di Verona e finanziato dal Ministero del Turismo con fondi volti alla valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico – culturale, nei cui territori sono siti riconosciuti dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità e dei Comuni appartenenti alla rete delle città creative dell’UNESCO.
I pannelli e gli elementi di arredo, costruiti in legno e ferro, sono stati progettati dagli architetti Nicola Gastaldo ed Emilia Quattrina di Reverse, Cooperativa Sociale Impresa Sociale, con l’obiettivo di inserire armonicamente i diversi segni nel contesto storico e naturalistico.