A spasso nel parco. Il recupero dell’ex Scalo Merci avanza Si chiama “Arena’’ il concept sul quale sarà realizzata la trasformazione dell’area da 450 mila metri quadri, in uno dei più grandi parchi d’Europa. Il progetto presentato da Signa Group che si è aggiudicato la gara indetta lo scorso gennaio da Ferrovie dello Stato

Si chiama Parco Arena il concept sul quale sarà realizzata la trasformazione dell’ex Scalo Merci in uno dei più grandi parchi d’Europa. Un immenso polmone verde che dovrebbe cambiare il volto della città.
E’ il progetto presentato da Signa Group che si è aggiudicato la gara indetta lo scorso gennaio da Ferrovie dello Stato per la trasformazione dell’area dell’ex Scalo Merci di Porta Nuova.
Elementi qualificanti del concept sono la sostenibilità, che va oltre l’efficienza energetica per abbracciare tutte le risorse di energia pulita; la connessione nord-sud della città non solo attraverso il parco ma anche attraverso nuovi percorsi ciclopedonali e larghi camminamenti in stile ‘promenade’, a vantaggio anche della fiera e della zona produttiva di Verona sud.
La parte edificata, che occuperà solo il 14 per cento della superficie totale, sarà funzionale al parco stesso.
Signa Gruop ha immaginato l’area come un grande ovale verde, a nord la stazione di Porta Nuova che con l’Alta Velocità sarà sdoppiata e unita attraverso una grande piazza ipogea al di sotto delle infrastrutture per collegare i quartieri; a sud il Fondaco’, ovvero uno spazio dove delocalizzare servizi per liberarli da luoghi non più funzionali, anche in via temporanea.
Ora si punta a tradurre in variante urbanistica il contenuto del concept e, se possibile, anticipare i tempi di realizzazione dell’opera a prima del 2026, termine fissato dall’Amministrazione quando Verona sarà città olimpica.
Ad una settimana esatta di distanza dall’annuncio con FS del vincitore del bando, oggi l’illustrazione del concept in sala Arazzi. Presenti il sindaco Federico Sboarina, gli assessori alla Viabilità Luca Zanotto e alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala, Heinz Peter Hager di Signa Group e l’architetto Manuela Panzini di Supernova, partner di Signa a Verona.