A Verona spetta l’assessore al turismo. De Beni: “Siamo la prima provincia turistica del Veneto per presenze, posti letto e indotto”

Un Patto per il Garda-Baldo Sostenibile, fondato su tre principi cardine: governare i flussi, non subirli, con una pianificazione che tuteli il territorio e chi lo vive. Investire nelle persone prima che nelle infrastrutture, perché la vera innovazione parte dal capitale umano. Infine, costruire valore duraturo rispettando natura e comunità locali, perché la sostenibilità non è solo ambientale ma anche economica e sociale. E’ questo che Federalberghi Garda Veneto ha chiesto ai candidati alle elezioni regionali del prossimo 23 e 24 novembre consegnando loro il Position Paper 2025-2030, un documento programmatico che raccoglie le proposte dell’associazione in vista della nuova legislatura. Il documento, elaborato dopo mesi di confronto con le amministrazioni locali e le categorie economiche, individua le priorità strategiche per il futuro del sistema Garda-Baldo. In primis, Federalberghi Garda Veneto chiede una revisione delle politiche tributarie locali, affinché queste possano essere reinvestite nel turismo, nella manutenzione urbana, nella formazione e nella promozione. No ad un aumento dell’imposta di soggiorno, sì ad una sua destinazione utile e trasparente. «Chiediamo che venga istituito un tavolo di confronto stabile con i Comuni per definire insieme la destinazione delle risorse», spiega il Presidente Ivan De Beni. «Inoltre vorremmo venisse introdotta una fiscalità di vantaggio per le strutture che investono in sostenibilità ambientale, riqualificazione energetica, innovazione digitale e accessibilità universale». Federalberghi sollecita poi un riequilibrio del carico fiscale locale, affinché le imprese turistiche – già soggette a IMU, TARI e costi gestionali elevati – non vengano ulteriormente penalizzate, ma riconosciute come motore economico e sociale del territorio. Sul fronte infrastrutturale, l’associazione propone un Piano integrato della mobilità turistica, con il coordinamento di Regione, Comuni e Provincia, che includa collegamenti pubblici efficienti tra lago e monte Baldo, potenziamento della mobilità via lago, realizzazione e completamento delle piste ciclabili, servizi di navetta elettrica e parcheggi scambiatori fuori dai centri storici. Obiettivo: ridurre la congestione veicolare e migliorare la vivibilità per residenti e ospiti. Centrale anche il tema del lavoro e della formazione. «Chiediamo – spiega De Beni – che la Regione a sostenga l’attuazione del decreto “Staff House”, che destina risorse per gli alloggi dei lavoratori stagionali e che investa in percorsi formativi per i giovani, per rendere più attrattive le professioni del turismo e garantire la continuità delle imprese familiari». Infine, la promozione unitaria. Federalberghi Garda Veneto propone la creazione di un Tavolo permanente del Garda Veneto, che riunisca Regione, Comuni e categorie economiche per pianificare in modo coordinato politiche di mobilità, sostenibilità e promozione. L’associazione chiede anche un ufficio di comunicazione unitario del Lago di Garda Veneto, dedicato alla gestione dell’immagine del territorio e al dialogo con i media nazionali e internazionali, in particolare di lingua tedesca, strategici per il mercato turistico. Infine, la richiesta. Nella prossima Giunta regionale, l’assessorato al Turismo sia affidata ad un veronese. «Verona è la prima provincia turistica del Veneto per presenze, per numero di posti letto e per indotto economico, ma non ha mai avuto un assessore al Turismo», sottolinea De Beni. «È un’assenza che pesa e che si riflette nella mancanza di una visione politica per un settore che rappresenta una parte essenziale dell’economia regionale. Per questo chiediamo che nella prossima legislatura l’assessorato al Turismo venga finalmente affidato a un veronese».