Accanimento sul cedro in Bra. Con quei 180 mila euro si potevano bonificare le mura cittadine

L’avvocato Luigi Sancassani, in veste di difensore civico, torna a occuparsi della Cosa Pubblica. Stavolta mette l’accento sulla gestione di strade, giardini e arredo urbano da parte dell’amministrazione comunale di Verona. Nello scorso mese di giugno ho espresso il mio sconforto per le condizioni di totale abbandono della cinta muraria di Verona e, soprattutto, del tratto delle Torricelle. Il mio ”grido di dolore” non è, all’evidenza, stato percepito dall’Amministrazione Comunale, non ho notato, infatti, alcun intervento anche di semplice manutenzione ordinaria e, pertanto, le condizioni delle mura non possono che essere peggiorate. Tuttavia la lettura dei quotidiani locali dello scorso mese di agosto ha riacceso in me una qualche speranza alla notizia che il Comune aveva ”salvato” il pericolante cedro del Libano di Piazza Bra, spendendo la somma di circa 180.000 euro. Ritengo che, se i nostri amministratori possono permettersi un tale esborso per un’operazione di ”accanimento terapeutico” su un albero, con risultati esteticamente discutibili, certo dispongono di fondi che consentiranno loro di bonificare le mura cittadine, indubbiamente uno dei più importanti monumenti della città. Confido che la mia speranza non venga delusa e mi permetto di proporre all’Amministrazione Comunale, al fine di conseguire il migliore dei risultati possibili, di dare incarico a dei tecnici qualificati per un progetto di risanamento, valorizzazione e conservazione della cinta muraria così da riportarla alla dignità che le è dovuta.

LUIGI SANCASSANI