Anci stima un taglio di 53 milioni di euro dei fondi statali per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Le risorse sono sempre meno da anni: il divario e’ di almeno 80 milioni per il 2023 e piu’ di 110 milioni nel 2024 e di 53 milioni per il primo trimestre del 2025. Decurtazioni che per il Comune di Verona significano un taglio di 1,5 milioni di euro in meno. “Trovo paradossale-commenta l’assessora alle Politiche sociali e al terzo settore, Luisa Ceni – un taglio di risorse agli enti locali retroattivo: abbiamo lavorato, accolto, accompagnato decine di minori stranieri senza famiglia sul nostro territorio, avendo la disponibilita’ dei fondi statali…cancellati! I comuni vengono ulteriormente privati di risorse che sono impegnate proprio nella prevenzione di quel degrado che, a parole, si dice debba essere evitato. Non smettiamo certo di occuparci dei piu’ fragili, ma questo ulteriore appesantimento delle finanze comunali ricade su tutti i cittadini”. Meno fondi significano meno servizi per tutti i cittadini come sottolinea l’assessore al Bilancio Michele Bertucco: “I tagli sui fondi relativi ai minori non accompagnati portano a una fortissima preoccupazione da parte dei Comuni. Si vanno a creare “buchi” nei bilanci, le risorse sono sempre meno e le categorie di persone fragili da sostenere aumentano sempre di piu’. Si vanno a creare “buchi” nei bilanci e si scatena purtroppo una guerra all’ultima risorsa fra gli ultimi, tra le persone maggiormente in difficolta’. Per il Comune di Verona il taglio attuato dal Governo Meloni significa piu’ di un milione e mezzo di euro in meno a bilancio per un servizio di accoglienza che e’ doveroso, oltreche’ obbligatorio. Se a questo si aggiungono l’1,8 milioni di euro in meno per l’emergenza abitativa e il taglio di circa 10 milioni di euro fatto per la spending review, si capisce quale sia la volonta’ di questo governo: scaricare gli oneri dei servizi sugli enti locali, sui Comuni, che sono gli enti locali piu’ vicini ai cittadini, quelli che i servizi sono tenuti a darli. Quindi la richiesta del Comune di Verona, come la richiesta fatta da Anci, e’ che il Governo ci ripensi, rimetta a disposizione quei fondi, perche’ questo garantisce la possibilita’ di intervenire su persone in grande difficolta’ e sulle fragilita’ che riguardano tutta la nostra societa’. In caso contrario, i Comuni si troveranno in enormi difficolta’ per poter mettere a disposizione ulteriori risorse”.