Accoglienza stranieri, rabbia e sconcerto I sindaci Pasini e Pasani preoccupati per la questione delle ricollocazioni dei miranti

L’articolo pubblicato nei giorni scorsi da un quotidiano locale, ha destato più di una perplessità nei cittadini della provincia di Verona e nei relativi Amministratori. Il tam tam , che piano piano ha valicato i confini della provincia ed è arrivato fin nella Capitale, ha incuriosito anche la trasmissione QUARTA REPUBBLICA che ,domenica 23 maggio, ha inviato nel Comune di Nogara una troupe per approfondire la questione. Protagonisti dell’incontro con RETE 4 , il Sindaco di Nogara Flavio Pasini ed il Sindaco di Concamarise e Senatore leghista Cristiano Zuliani; il ruolo del “convitato di pietra” è toccato al bando pubblicato dalla Prefettura con scadenza 28 giugno 2021, in materia di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Il bando è finalizzato alla richiesta di 1.200 posti, destinati ai richiedenti asilo che verranno ricollocati in appartamenti ed in centri che possono accogliere fino a 100 persone ognuno. Nel documento, relativo agli anni dal 2021 al 2023, sono altresì elencate le principali linee che si intendono seguire ed i costi previsti.
A questo proposito, interviene anche il Sindaco di Concamarise Zuliani: “Queste ricollocazioni, creano apprensione tra i cittadini, visto che nel bando non si accenna a parametri che tengano in conto il rapporto abitanti/richiedenti asilo . In una realtà come la mia, che conta 1000 abitanti, non è questione di poco conto. Non trascurabile è anche la reazione di rabbia dei cittadini- continua il Senatore leghista- causata dalla ragguardevole cifra globale di ben 43 milioni di euro stanziata in questo bando. Se si considera il momento di grave crisi economica che attraversa un gran numero di aziende del nostro Paese, davvero la destinazione di queste importanti risorse pone qualche interrogativo”.
Entrambi i Sindaci, lamentano il mancato passaggio di informazioni tra Prefettura ed enti locali: sarebbe importante anche l’istituzione di un tavolo di confronto tra Prefetture, Sindaci, Ulss9 e soggetti del terzo settore, finalizzato a garantire un monitoraggio costante e realistico, utile agli attori ma anche a far giungere ai cittadini informazioni corrette ed aggiornate. “ Noi abbiamo appreso dai giornali di questo progetto di ricollocazione- sottolineano i Sindaci- e questo conferma la carenza del passaggio di informazioni. Quello del Sindaco è un ruolo indispensabile: il nostro intento è quello di essere d’aiuto ma, in mancanza di informazioni e di un tavolo attorno al quale incontrarci per approfondire le problematiche e ragionare sulle diverse possibilità, non lo possiamo essere come e quanto vorremmo. Le notizie che rimbalzano sui media- continuano Pasini e Zuliani- creano allarmismo nella popolazione e noi, in mancanza di comunicazioni da parte delle Prefetture, non siamo sempre nella condizione di rispondere alle istanze, di chiarire i dubbi, di dissipare le preoccupazioni”.