ACQUE VERONESI, PIANO DI SICUREZZA, TUTELE E GARANZIE DEL BENE PREZIOSO Un convegno con esperti e amministratori per parlare di rischi e controlli nella gestione del servizio idrico. Nuovo iter procedurale sull’analisi della qualità

“Piano della Sicurezza dell’Acqua”, questo il titolo del convegno organizzato da Acque Veronesi tenutosi presso la sala convegni della Gran Guardia di Verona. L’obiettivo è quello di tracciare un nuovo e più estensivo iter procedurale basato sull’analisi del rischio (risk-based approach) per la qualità dell’acqua potabile, prendendo in considerazione tutti i fattori potenzialmente pericolosi per la preziosa risorsa (contaminanti emergenti, rischi riconducibili ad eventi climatici), in tutte le fasi di gestione del servizio; in sostanza si tratta di applicare un sistema di controllo che comprenda l’ambiente circostante alle fonti dell’acqua, gli impianti di prelievo e trattamento della stessa e le infrastrutture per la sua distribuzione alle utenze, mettendo a fattor comune le conoscenze e le informazioni di tutte le diverse autorità pubbliche preposte alla tutela dell’ambiente e della salute. “Un importante focus sulla Direttiva europea 2015/1787, recentemente recepita dal nostro Paese – ha commentato il consigliere di Acque Veronese Briani – Le nuove norme prevedono un apposito piano di salvaguardia della risorsa idrica, una valutazione su una sua corretta gestione e soprattutto attente analisi sulla sicurezza e sulla salubrità dell’acqua in tutti i suoi processi di distribuzione, dalla captazione in falda fino all’erogazione dal rubinetto. Il progetto prevede lo sviluppo e l’implementazione di un vero e proprio piano di sicurezza (Psa) attraverso l’applicazione di un modello internazionale di analisi di rischi. Verranno quindi potenziate ed aggiornate le misure di prevenzione per garantire nel tempo un’elevata qualità delle acque distribuite da Acque Veronesi – conclude Briani – Sarà infine ottimizzata la “filiera di conoscenze” ed il coordinamento tra il Comune di Verona, l’ente gestore, l’Ulss, l’Arpav, l’Istituto Superiore di Sanità e la Regione Veneto, con vantaggi e benefici per la collettività in termini di controlli, salubrità e sicurezza delle risorse idriche”. Per l’assessore Ilaria Segala “L’acqua è un bene vitale che deve essere salvaguardato..Il Piano della Sicurezza, in questo senso, rappresenta un elemento indispensabile per il controllo dell’intero ciclo delle acque, finalizzato a garantirne i livelli di sicurezza”.