Addio alle armi. Eos (European Outdoor Show) saluta Veronafiere e si trasferisce a Parma. Dopo quattro edizioni, la più importante manifestazione del settore cambia sede. Era stata contestata ogni anno dalle associazioni pacifiste che ora esultano ma non si fermano L’edizione 2025 a Veronafiere aveva raggiunto e superato ogni record con più di 40 mila visitatori e 400 espositori

Addio alle armi, come scriverebbe Ernest Hemingway. Eos (European Outdoor show) saluta Veronafiere e si trasferisce alla fiera di Parma. Dopo quattro edizioni a Verona, dunque, la più importante fiera italiana dedicata alle armi sportive, alla caccia e all’outdoor cambia sede a partire dall’edizione del 2026.L’annuncio ufficiale è di queste ore e come riporta il sito specializzato Armi e tiro Fiere di Parma “raccoglie l’eredità di una fiera in ascesa (l’edizione 2025 ha raggiunto e superato ogni record con più di 40 mila visitatori, 400 aziende per circa 700 marchi rappresentati)”. Eos rappresenta un settore che ha una serie di specificità richieste dalle aziende stesse, a partire dalle esigenze di provare i diversi prodotti all’interno della fiera, “che chiedono anche di poter condividere l’evento con gli appassionati italiani e stranieri in un clima di maggiore serenità, condizione venuta a mancare nelle ultime due edizioni organizzate a Verona”. La fiera era stata contestata ogni anno, con richieste di rivedere i regolamenti, impedire l’ingresso ai minori, evitare l’esposizione di armi da guerra e così via. Esultano le associazioni che hanno sempre contestato questo tipo di esposizione fieristica. “Rete italiana Pace e Disarmo, Opal e Movimento Nonviolento, prendono atto del trasferimento di EOS da Verona a Parma, comunicato dagli organizzatori che – spiega in nota congiunta il veronese Mao Valpiana – chiederebbero “di poter condividere l’evento con gli appassionati italiani e stranieri in un clima di maggiore serenità, condizione venuta a mancare nelle ultime due edizioni organizzate a Verona”. “Il lavoro che le nostre associazioni hanno svolto nei confronti di Eos è sempre stato finalizzato a fare rispettare le regole, a limitare l’esposizione ai settori della caccia e della pesca e sport *escludendo la “difesa personale” dai settori a cui la manifestazione intende rivolgersi; al rispetto dei diritti dei minori e alla loro tutela; abbiamo sempre lavorato in positivo e in un clima di serenità. Abbiamo chiesto ed ottenuto dai promotori di EOS di implementare un Codice Etico che, per quanto riguarda le armi e componenti, delimita chiaramente i settori di riferimento della fiera alla “caccia e al tiro sportivo, alle armi da collezione, alle armi antiche e per il softair; un *Regolamento Visitatori* e che il “Regolamento Generale degli Espositori” di EOS escluda tutte le aziende produttrici di armi di Stati che sono sottoposti a misure di embargo di armi da parte delle Nazioni Unite o che sono ritenuti responsabili da parte di organismi delle Nazioni Unite di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità”, si legge nella nota. “Ringraziamo l’Amministrazione di Verona, e anche la Fiera, per la disponibilità al confronto. Da parte nostra, – assicurano Mao Valpiana , Giorgio Beretta, Pier Giulio Biatta, Francesco Vignarca – non cambia molto. Monitoreremo EOS affinchè mantenga anche a Parma il Codice Etico e i Regolamenti che ha definito a Verona, continueremo a chiedere l’esclusione dei minorenni dalla fiera e proseguiremo la nostra azione per limitare il più possibile il propagarsi della “cultura delle armi” anche a Parma, così come negli anni scorsi abbiamo fatto a Brescia, a Vicenza, a Verona.

MB