Agec, un radicale cambio di passo C’è stato un recupero dei ricavi. L’operazione di acquisto delle “Case Azzolini’’

E’ stato presentato il bilancio 2021 di AGEC, approvato dal CDA la scorsa settimana, l’ultimo per questa gestione che andrà in scadenza col prossimo giugno.
Numerosi gli elementi caratterizzanti a partire dai ricavi. Nel 2021 infatti c’è stato un recupero dei ricavi che sono passati da 54,6 a 60,1 milioni€ (+10% circa): è stato il miglior risultato dell’ultimo triennio superando il livello pre-pandemia. A trainare la ripresa sono stati i settori patrimonio e ristorazione a fronte di una stabilità dei risultati delle farmacie e dell’area cimiteriale. Come nota di colore, sono tornati i turisti di “Verona dall’alto” ed abbiamo raddoppiato i ricavi rispetto al 2020, ma la ripresa è ancora lontana: siamo alla metà dei valori che registravamo pre-pandemia.
Per quanto riguarda i costi va segnalata la forte accelerazione negli investimenti – soprattutto nel settore patrimonio – che sommata ai costi per il personale e ad agli oneri per i servizi aggiuntivi COVID ha comportato un incremento dei costi da 51,5 a 58,2 milioni€ (+ 13% circa).
Il risultato economico si è attestato a 238mila € a fronte di una decisa accelerazione negli investimenti che AGEC ha avuto nel corso del 2021 per la riqualifica del patrimonio immobiliare gestito per il Comune di Verona e di proprietà.
“Il merito di questi risultati -ha detto l’avvocato Ascione- va al CDA che ha lavorato in maniera davvero coesa e va, soprattutto, ai nostri 519 collaboratori che in un periodo particolarmente difficile hanno garantito il massimo impegno e la più alta professionalità. AGEC ha confermato la sua missione istituzionale e al prossimo CDA che verrà lasciamo un piano già delineato per proseguire nell’ammodernamento del nostro patrimonio: 14,2 milioni dal “Bando Qualità dell’abitare” (case Azzolini e Tombetta), che coinvolgono 272 alloggi; 7,9 milioni dal “Piano per le città” (6 lotti distinti di abitazioni) per lavori generali che coinvolgono 531 alloggi; 40 milioni (fra lavori da completarsi entro il 2023 e gestione degli immobili fino al 2031) attraverso il “Superbonus” in virtù di un innovativo meccanismo di partnership pubblico- privato che vede AGEC fra le primissime realtà pubbliche in Italia ad adottare. Anche questo è il segno di un radicale cambiamento di passo’’. Da segnalare il capitolo relativo agli investimenti a partire dall’acquisto delle Case Azzolini, un’operazione da 9,5 milioni€ che coinvolge quasi 300 famiglie veronesi, effettuata tutta con mezzi propri senza ricorrere all’indebitamento.
L’ammodernamento e la ritrutturazione del patrimonio immobiliare sono poi richieste che giungono spesso dalle forze politiche e sociali della città e che trovano una loro legittimazione anche nella vetustà di alcune componenti del nostro patrimonio che risalgono in qualche caso agli inizi del secolo scorso: nel 2021 abbiamo investito nel riatto straordinario degli alloggi, coperture, facciate e centrali termiche la somma di 3,6 milioni a fronte dei 2,4 dell’anno precedente; per i riatti ordinari e la manutenzione abbiamo speso 2,5 milioni nel 2021 contro l’1,4 dell’esercizio precedente. Complessivamente abbiamo impiegato 6,1 milioni€ contro i 3,8 dei dodici mesi precedenti, un incremento del 61% circa.
Altri investimenti sono stati registrati nell’area cimiteriale che ha garantito con forte impegno la continuità dei servizi soprattutto durante il periodo pandemico.
Per quanto riguarda il personale è stato avviato un processo di riorganizzazione che contempla l’ingresso di nuove figure manageriali per strutturare l’azienda più solidamente ai vertici delle diverse aree di business.