Aglietti è in media play off Un punto ad Ascoli, 3 col Cosenza, per il tecnico chiamato a sostituire Marcolini. Il ritorno al gol di Djordjevic è la nota più lieta di una squadra che sogna la A

La media è quella giusta, media play off. Zona in cui il Chievo di Aglietti si accomoda in attesa di capire come proseguirà la stagione. Però, 4 punti in due partite, di più era obiettivamente difficile chiedere.

NORMAL ONE.
Aglietti normal one, si scrisse l’anno scorso, quando rilevò l’eredità di Grosso e portò il Verona in serie A. Anche l’Aglietti di oggi non è in realtà molto diverso. Pochi ritocchi, la norrnalità al potere, assieme alla fantasia di Vignato e Giaccherini, l’unico vero “cambio” rispetto al Chievo di prima. I due in campo assieme, col compito di supportare Djordjevic, scelto come prima e unica punta.

TOH, IL BOMBER.
Djordjevic era partito bene anche con Marcolini. Oggi sembra un giocatore ritrovato, non fosse altro per quei 2 gol in 2 partite, che valgono più di ogni altro commento. Se Djordjevic sta bene, s’è sempre detto, è di categoria superiore. Se è questo, visto nelle ultime partite (e in avvio di stagione) il Chievo potrebbe avere in casa il bomber per puntare la A.

LO STOP.
Certo, oggi è difficile parlare di futuro, nel momento in cui il calcio si ferma e non si sa, per ora, quando se ne riparlerà. Aglietti avrà il tempo, ora, di lavorare senza fretta, di studiare nuove soluzioni, di entrare sempre più nei meccanismi di una squadra che sembra già conoscere da sempre. La normalità aiuta e per questo Campedelli l’ha scelto. Se la prima impressione conta, il Chievo è in buone mani…