Agsm Aim macina utili Crescita a doppia cifra per la multiutility di Lungadige Galtarossa, al 100 per cento di proprieta pubblica. Il Gruppo presieduto da Federico Testa ha approvato il bilancio che prevede investimenti per 137 milioni. Biometano a Ca’ del Bue

Verona 12/06/2024 Agsm, consiglio amministrazione azienda (ENV) Ambiente Photo Giorgio Marchiori

E’ cresciuto anche il numero dei clienti. I dividenti proposti ai soci: 28,9 milioni in linea con gli obiettivi del piano industriale

Crescita a doppia cifra per Agsm/Aim per utili e redditività; investimenti in forte aumento su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. Il bilancio consolidato del Gruppo al 100 per cento di proprietà pubblica, è stato presentato questa mattina dal consigliere delegato Alessandro Russo (nominato lo scorso anno), bilancio 2024 approvato ieri dal consiglio di amministrazione presieduto da Federico Testa. Principali risultati 2024: utile netto di esercizio: 53 milioni di euro (+79%); Ebitda 182 milioni di euro (+16%); Ebit 89 milioni di euro (+38%). Di conseguenza investimenti per 137 milioni di euro (+17%); posizione finanziaria netta: 377 milioni di euro (+2%). Consumi netti di energia: 853.520 MWh; calati gli infortuni sul lavoro: -13,8%. Cresciuti nel numero clienti: più 5%. I dividendi proposti ai soci: 28,9 milioni di euro, in linea con gli obiettivi del piano industriale. In particolare, l’energia prodotta da fonti rinnovabili è stata il 57% quindi per la prima ha superato la quantità di energia prodotta da altre fonti tradizionali (centrali termoelettriche, gas e altro). “C’è stata una significativa crescita della redditività e una robusta performance industriale, centrando in maniera decisa gli obiettivi”, spiega una nota di Agsm/Aim., “con un balzo in avanti dell’Ebitda che ha raggiunto i 182 milioni di euro (+16%, pari a +25 milioni rispetto al 2023). Aumento rilevante anche per l’utile netto, che segna +79%, attestandosi a 52,6 milioni di euro rispetto ai 29,4 milioni dell’anno precedente. Il valore della produzione si attesta a 1.918 milioni in euro, in contrazione del 6% rispetto al 2023 principalmente a causa della riduzione dei prezzi medi delle commodity energetiche. Di particolare rilievo è la performance del comparto energetico (vendita e produzione), con un incremento netto della customer base (+5,5%) e del numero dei clienti che ha scelto di acquistare energia proveniente da fonte rinnovabile (+78%). Deciso incremento della quantità di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile che, trainata dalla produzione idroelettrica (+76,8%), tocca il 57% della produzione totale (comprensivo della cogenerazione di energia elettrica)”. Per quanto riguarda l’Albania, si amplia il perimetro operativo delle attività di Ecotirana sostenuto dall’incremento del comparto ambientale che registra un incremento del 38% nella raccolta complessiva. Crescono notevolmente anche gli investimenti realizzati dal Gruppo che, nel 2024, hanno raggiunto quota 137 milioni di euro (+17%), indirizzati principalmente al potenziamento, all’estensione e alla digitalizzazione delle reti elettriche e del gas, alla trasformazione digitale interna, allo sviluppo di nuovi impianti per la generazione da fonti rinnovabili, all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, alla promozione della mobilità elettrica e all’ammodernamento degli impianti e mezzi per la raccolta dei rifiuti. La Posizione Finanziaria Netta si attesta a 377 milioni di euro, con un lieve incremento (+2%) rispetto ai 370 milioni registrati nel 2023.

Bollette leggere per famiglie e aziende. La produzione di energia da fonti rinnovabili supera quella fornita dalle tradizionali

“Agsm Aim – ha detto il consigliere delegato Alessandro Russo – prosegue con successo il percorso di crescita delineato dal Piano Industriale, confermando anche nel 2024 performance solide e consistenti. Questo risultato conferma la strategicità dell’approccio multibusiness del Gruppo, che permette di creare sinergie industriali virtuose a vantaggio dei territori serviti. È importante sottolineare come quest’anno famiglie e imprese abbiano beneficiato di bollette più leggere grazie alla riduzione dei prezzi dell’energia, senza che ciò abbia avuto impatti negativi sui risultati economici dell’azienda. Il 2024 si chiude con indicatori economici in crescita a doppia cifra: l’Utile netto sfiora i 53 milioni di euro (+79%) e gli investimenti raggiungono quota 137 milioni di euro, sostenendo concretamente la transizione energetica e creando valore per tutti gli stakeholder. Mi piace sottolineare che il 2024 è un anno di svolta non solo perché è il miglior bilancio della fondazione del Gruppo per quanto riguarda i valori economici ma anche perché la produzione di energia da fonti rinnovabili supera quella da fonti tradizionali, toccando il 57% della produzione totale, percentuale che vogliamo continui a crescere per confermare la volontà del nostro Gruppo di essere sempre più green”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Federico Testa: “Siamo particolarmente orgogliosi dei risultati raggiunti nel 2024 – ha precisato -, che confermano la solidità del nostro Gruppo e la bontà del percorso intrapreso. A nome di tutto il Consiglio di Amministrazione, desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutte le persone di Agsm Aim: è grazie al loro impegno e professionalità che abbiamo potuto raggiungere questi importanti traguardi. Continueremo a lavorare per costruire ogni giorno un’azienda sempre più solida, sostenibile e vicina al territorio”. Il Consiglio di amministrazione ha convocato l’assemblea degli azionisti per il prossimo 29 maggio. E a proposito di azionisti, dei 29 milioni di dividendi, il 62% andrà al Comune di Verona, cioè quasi 18 milioni di euro; il resto al Comune di Vicenza. A proposito degli utili, i 24 milioni che restano dopo i dividendi verranno messi a riserva per autofinanziamento, politica che ha sempre consentito al Gruppo di avere un basso indebitamento. Tra gli investimenti per la crescita, vanno segnalati quelli sulle energie rinnovabili, in particolare per fotovoltaico ed eolico (confine tosco-emiliano). E gli investimenti riguardano anche l’impianto di trattamento del verde (Forsu, Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano. Si tratta dei rifiuti organici, come scarti alimentari e residui di cucina, che vengono separati durante la raccolta differenziata ) per produrre il bio metano a Ca’ del Bue. “Entro la fine dell’anno porteremo a collaudo l’impianto che sta già lavorando in fase preliminare”, conferma Russo, “e le performance, già nel periodo di rodaggio, sono buone”. La parte dell’inceneritore resta invece ferma in attesa che la Regione valuti la proposta di revamping. MB