Agsm, bisogna chiarire i termini della fusione

“Il presidente di Agsm Daniele Finocchiaro vanta grandi risultati per il bilancio 2019 del gruppo: fatturato oltre il miliardo di euro, utili passati da 16 a 29 milioni, indici in crescita. Se è così, e questo potremo verificarlo solo quando ci verrà consegnato il documento integrale, è ancora più urgente chiarire i termini dell’operazione di fusione e partenariato in corso con Aim e A2A la quale, secondo le ultime ipotesi circolate, prevederebbe uno scambio alla pari con Aim Vicenza, che però è più piccola di Agsm”.
La richiesta di chiarimaento arriva da Michele Bertucco , consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune.
“ E’ lo stesso presidente ad affermare che, sotto questo aspetto, tutto sta procedendo secondo i piani. Ma di quali piani parla? Nel giro di pochi anni siamo passati da una ipotesi di scambio a favore di Verona (58% a Verona e 42% a Vicenza), formulata ancora in era Tosi, ad una ipotesi di scambio paritario 35% Agsm e 35% Aim con ingresso in posizione più che significativa (il restante 30%) di un colosso come A2A. La situazione è tutto fuorché chiara”.