Il Gruppo Agsm, dopo quindici anni dalla creazione dell’attuale logo, ha presentato la sua nuova immagine aziendale. “I cambiamenti societari degli ultimi anni e le acquisizioni di più aziende entrate a far parte del Gruppo”, spiega Giampietro Cigolini, direttore generale di Agsm, “hanno arricchito la nostra identità. Era indispensabile, quindi, cercare di trasmettere e rappresentare questa evoluzione anche nella nostra immagine, con un nuovo logo, un nuovo brand, di facile riconoscibilità e di comprensione immediata. L’obiettivo del branding è di agganciare un’idea, un’emozione: confidiamo di esserci riusciti con il nuovo logo”.
Dalla sua nascita, nel lontano 1898, Agsm è cresciuta e si è evoluta assieme alla città di Verona. Attraverso gli anni ha continuato ad innovare, migliorare e rinnovare le tecnologie e i processi aziendali, per offrire sempre il meglio ai cittadini e ai suoi clienti.
“Oggi abbiamo aggiunto un importante tassello alla lunga storia del nostro Gruppo”, commenta Fabio Venturi, presidente di Agsm. E continua: “Dietro alla nostra nuova immagine c’è uno studio approfondito di quelle che sono le nostre caratteristiche distintive e siamo giunti alla conclusione che la ricerca, lo sviluppo, la sostenibilità e l’attenzione al cliente sono da sempre parte del nostro dna, ed è da qui che siamo partiti per la rivisitazione del nostro marchio”.
Ogni brand rappresenta e contiene una serie di indicazioni e funzioni fondamentali per la costruzione di un percorso virtuoso della marca.
“Abbiamo riservato molta attenzione all’esperienza percettiva, emotiva, cognitiva e simbolica del nostro nuovo logo”, spiega Giampietro Cigolini, “cercando di tradurre al meglio nella nuova immagine tutti i nostri punti di forza soprattutto il concetto di Gruppo sempre più articolato e sempre più attento al territorio e ai clienti”.
“Anche la scelta del mix tra la tipografia maiuscola e minuscola, creata appositamente per noi, segna una notevole differenza col passato”, conclude Fabio Venturi, “ora il nome è perfettamente bilanciato con l’immagine e trasmette modernità e dinamismo, caratteristiche di cui noi andiamo molto orgogliosi.
Non è un nuovo segno, ma un segno del nuovo”.