AL BANCO L’ULTIMO BRINDISI CON IL “TIMONIERE” SAVIOTTI

Brindisi di  auguri (ce n’è sempre di bisogno) nella Saletta dei Sindaci, al 1° piano Palazzo Scarpa in Piazza Nogara, sede del Banco Popolare. E’ stata l’occasione anche per un saluto a Pier Francesco Saviotti, l’amministratore delegato della vecchia Mutua, che in questi anni difficili ha retto il timone, completando il suo lavoro con il complicato matrimonio di interesse con la Banca Popolare di Milano. Per il triennio che comincerà il 1° gennaio Saviotti, avrà avrà la presidenza del comitato esecutivo. Dalla fusione tra Bpm e Banco Popolare nascerà la terza banca del Paese, con una capitalizzazione di Borsa di circa 5,5 miliardi di euro prima dell’aumento di capitale del Banco, circa 4 milioni di clienti e 2.500 filiali. Un risultato che Saviotti aveva prospettato fin da quando si è cominciato a parlare di fusioni. Con Saviotti a brindare c’era anche Giordano Simeoni, che resta alla guida della Divisione Banca Popolare di Verona. A  67 anni, Simeoni è una figura di primo piano nel mondo bancario veneto. Manager di grande esperienza, ha percorso la sua lunga carriera, 46 anni, nella Banca Popolare di Verona, arrivando a ricoprire il ruolo di vice direttore generale. Al momento conviviale sono intervenuti molti giornalisti tra cui il direttore dell’Arena, Maurizio Cattaneo, milanese come Saviotti. L’incontro è servito a ricordare anche l’impegno che la banca ha profuso in questi anni nell’ambito culturale fino all’ultima pubblicazione dedicata agli anni della fondazione (1866-1867) dell’istituti di credito, realizzata da Anna Balzarini.