Soave. Al via il restauro della cinta muraria. Per una lunghezza di circa 200 metri con una spesa di poco inferiore ai 2 milioni

Per parlare dell’ultimo restauro di una porzione della cinta muraria di Soave, bisogna riavvolgere il nastro e tornare al 2006, anno nel quale si diede il via ai lavori di consolidamento del tratto di fortificazione che abbraccia il centro storico tra via Tiro a Segno e porta Verona. Sono passati quindi 19 anni dall’ultimo grande intervento di conservazione di un vero e proprio gioiello dell’architettura medievale, elemento insostituibile del panorama dell’est veronese. Ma dalla scorsa settimana, all’ingresso della perla dell’est veronese, l’attenzione dei turisti e dei residenti è attratta dal brulicare di operai e impalcature che stanno cingendo le antiche mura, da porta Verona a borgo Convergnino, a destra del centro storico. Infatti, per questo tratto di mura, della lunghezza di circa 200 metri, è stato finalmente avviato l’intervento di restauro, avendo il comune concluso e aggiudicato l’appalto per i lavori nelle ultime settimane. Un’opera a lungo attesa dai soavesi, gelosi custodi della propria cinta, elemento identitario oltre che culturale della cittadina. L’intervento, del valore di poco meno di 2 milioni di euro euro è realizzato grazie al contributo dello Stato, vicino al milione e ottocentomila euro, ottenuto dal Comune, e della Fondazione Cariverona, sempre attenta al recupero dei beni culturali del suo territorio. Come evidenzia il sindaco di Soave, Matteo Pressi, «finalmente dopo tanto tempo torniamo ad investire sulle nostre mura. E’ un lavoro complesso e costoso ma che ci consente di consegnare alle prossime generazioni il nostro patrimonio culturale integro». Un’opera che, come spiega l’amministrazione comunale, è possibile grazie al coinvolgimento degli enti superiori e in particolare del Ministero della cultura, «abbiamo lavorato a lungo per reperire i fondi», precisa Pressi. L’intervento, oltre a garantire il consolidamento statico delle mura e delle torri nel tratto interessato, darà ulteriore impulso dal punto di vista turistico a Soave. Infatti, nel quadro dei lavori, saranno realizzate le strutture necessarie a garantire la riapertura del camminamento di ronda della cinta, permettendo così ai turisti di visitare le mura e le torri nel tratto frontale, dal parco giochi a borgo Convergnino, camminando in quota, come già oggi accade in altre cittadine murate del Veneto, godendo della vista dall’alto sul centro storico del borgo più bello d’Italia. Un aspetto, questo ultimo, sul quale si concentra il sindaco Matteo Pressi: «la riapertura dei camminamenti di ronda è un tema del quale si parla da decenni. Tra 12 mesi sarà possibile vivere questa esperienza. Ci aspettiamo una ulteriore crescita dal punto di vista turistico poiché questo è un fattore di grande attrattività». Un passaggio in qualche modo storico per il borgo dell’est veronese, negli ultimi anni al centro di una vera e propria rinascita urbanistica, culturale e turistica.