Oltre 600 imprese agromeccaniche hanno partecipato alla dodicesima edizione del CT Day, l’appuntamento dedicato al comparto agromeccanico organizzato a Fabbrico (RE) da Edagricole in collaborazione con Cai Agromec nella sede di Argo Tractors (costruttore Landini e McCormick). L’edizione 2025 ha posto al centro il rapporto tra innovazione, professionalità degli agromeccanici e nuovo contesto normativo. Tra i temi cardine della giornata, l’imminente istituzione dell’Albo nazionale degli agromeccanici, sostenuta e descritta dal mondo politico presente all’evento. A confermarne l’avanzamento è stato il deputato Davide Bergamini (XIII Commissione Agricoltura), che ha illustrato il percorso legislativo e la tempistica prevista: entro i primi mesi del 2026, è previsto il primo via libera della legge istitutiva dell’Albo. Sulla stessa linea anche gli interventi istituzionali del sindaco di Fabbrico Roberto Ferrari, dell’assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna Alessio Mammi, della presidente di FederUnacoma Maria Teresa Maschio, del presidente di Federacma Andrea Borio e del rappresentante Climmar. Nel suo intervento di chiusura del convegno Gianni Dalla Bernardina, presidente di Cai Agromec, ha poi rilevato: «Per quanto riguarda l’Albo, è vero: siamo a buon punto. Ho chiesto all’onorevole Bergamini di calendarizzarlo in discussione alla Camera già a gennaio 2026. Ma attenzione: l’Albo dovrà essere solo un punto di partenza e dovrà essere riempito di contenuti, attività e certificazioni. Inoltre, l’Albo deve servire anche per fare chiarezza nel nostro settore, distinguendo chiaramente e finalmente tra chi esercita davvero la nostra attività e chi no». La dodicesima edizione del CT Day, l’evento sul comparto agromeccanico, ha confermato la sua natura di hub nazionale dell’innovazione agromeccanica. Accanto ai temi politici e istituzionali, la giornata ha portato sul palco aggiornamenti tecnici, nuove normative europee, tecnologie emergenti e linee di sviluppo della meccanizzazione del futuro con gli interventi di Maria Beatrice Mencacci (Ismea) che ha illustrato lo stato dell’arte del Fondo per l’Innovazione, di Alessio Bolognesi (FederUnacoma) che ha fornito un quadro chiaro delle nuove regole europee destinate a impattare significativamente sulla progettazione e sull’utilizzo delle macchine agricole e di Paolo Gay (Università di Torino) che ha proposto una panoramica sulle principali traiettorie tecnologiche. «Quando parlo di fare squadra – ha concludo Dalla Bernardina – auspico la formazione di una squadra sindacale trasversale, che coinvolga tutte le categorie: costruttori, venditori, agromeccanici. Una squadra che dobbiamo continuare a mantenere unita».



