Alle sorgenti del “pensiero snello”

“Noi piccole imprese, siamo naturalmente “lean” – flessibili, è nel nostro DNA!”. Marina Scavini, la presidente di Api Donne, presente all’incontro dedicato alla “lean philosophy”, il cosiddetto “pensiero snello”, si è messa subito sulla stessa lunghezza d’onda. “Questi momenti di incontro”, ha aggiunto, “ci permettono di prendere maggior consapevolezza delle nostre potenziale e dei modi in cui migliorare e crescere”. L’appuntamento, che si è svolto alla Vicentini Spa, è stato dedicato a questa nuova cultura d’impresa per “una Lean production”, appunto efficace e sostenibile. A parlarne  all’incontro organizzato da  Apinndustria, Apid e Federmanager è venuto Vittorio Mascherpa formatore consulente nell’area del comportamento manageriale e del benessere organizzativo. La filosofia Lean, si legge in una nota,  è stata in gran parte ridotta a una semplice metodologia organizzativa, fatta di tecniche e processi. D’altra parte, proprio come un albero privato delle sue radici non può ricevere linfa vitale dal terreno, e perciò non ha alcuna speranza di sopravvivere e dare frutti, così ogni tentativo di replicare il fenomeno Toyota riproducendone solo gli aspetti esteriori, logistici e organizzativi, e trascurando quelli profondi e culturali, è tanto ingenuo quanto sostanzialmente inefficace. In quest’ottica, l’incontro si è proposto come un viaggio nel cuore stesso del “pensiero snello” e del Toyota Production System, per recuperarne l’essenza e i principi come chiavi per la creazione di una nuova cultura organizzativa, sostenuta dall’efficacia e animata da una visione umanistica del lavoro, dell’impresa e del management. “Perché”, è stato detto, “chi spera di replicare il Sistema Toyota riproducendone fedelmente metodi e processi, senza preoccuparsi in egual modo dei principi, dei valori e della cultura che sottendono al metodo, commette lo stesso errore di un bimbo che, affascinato dalla bellezza e dal profumo di un fiore incontrato durante un viaggio in un paese esotico, decida di coglierlo, recidendone il gambo, per poi infilarlo nel terreno del suo giardino, sperando di vederlo crescere e prosperare. “L’incontro ha consolidato la collaborazione e la sinergia con apindustria”, ha concluso  Monica Dongili , di Federmanager.