All’Hellas è rimasto l’amaro in bocca In vantaggio con un gol di Bonazzoli: ma perché è stato utilizzato con il contagocce?

Missione compiuta. Il Verona torna da Cagliari imbattuto al termine di una sfida che lascia tanti rimpianti per i gialloblù. Avanti grazie ad un gol di Bonazzoli, a proposito è un mistero il fatto che si sia utilizzato sinora con il contagocce l’attaccante bresciano, l’Hellas si è fatto riprendere a metà ripresa con la rete dell’ex, quella del giovane centrocampista ghanese Sulemana. Sia chiaro sin da subito. Il pareggio è un buon risultato, in molti lo avrebbero firmato alla vigilia. Ma visto il film della gara resta l’amaro in bocca. Passato in vantaggio il Verona ha avuto due ghiotte opportunità, anzi sarebbe meglio dire, due mastodontiche palle gol, per chiudere la contesa. Prima del riposo Folorunsho si è ritrovato a tu per tu con Scuffet ma la conclusione del centrocampista è stata respinta con il corpo dal portiere sardo. Lo stesso dicasi nella ripresa. Il Verona aveva anche trovato la rete del raddoppio annullata per una questione di centimetri per fuorigioco di Lazovic. Ma una manciata di minuti dopo, sempre sui piedi del serbo, è arrivata l’altra occasione clamorosa. Ancora una volta un ispirato Bonazzoli aveva condotto un contropiede di grande efficacia. Perfetto l’assist dell’attaccante per Lazovic che ancora una volta, tutto solo davanti alla porta sarda, si vedeva la conclusione respinta dall’uscita di Scuffet. Un pareggio, dunque, assolutamente meritato, blindato nel finale da un grande intervento di Montipò su un tiro beffardo di Luvumbo, il più pericoloso degli attaccanti di casa. E allora è il caso di dire che tanto tuonò che non piovve. Perchè quella trascorsa è stata una giornata transitoria in chiave corsa salvezza. Se Cagliari e Verona alla fine non si sono fatte male, stessa sorte per Sassuolo e Udinese che al Mapei di Reggio Emilia hanno raccolto un punto a testa. Punticino guadagnato anche dal Frosinone, impegnato al Ferraris con il Genoa e dal Lecce che è riuscito a bloccare la corsa della Roma di De Rossi. Difficile pensare che l’Empoli potesse guadagnare qualcosa dalla trasferta di Milano con l’Inter e l’unico possibile verdetto è la resa della Salernitana, sconfitta con un pesante passivo dal Bologna. Tutto come prima, dunque, nessuna ipoteca sulla salvezza ed è questo che aumenta il rammarico in casa Hellas che con tre punti avrebbe potuto portarsi in posizione di grande vantaggio. Ma il pareggio, come detto, alla vigilia era auspicabile con il solo Baroni deciso a giocarsi il tutto per tutto. Perchè la formazione iniziale in Sardegna a questo faceva pensare. Un tridente decisamente offensivo con Bonazzoli vertice centrale, Noslin a destra e il baby Mitrovic a sinistra. Coraggio che via via si è affievolito. Il cambio di Bonazzoli con Suslov ha tolto profondità al gioco dell’Hellas e fatto guadagnare metri importanti al Cagliari. La triplice mossa di Ranieri, dentro contemporaneamente Sulemana, Prati e Oristanio, ha poi fatto il resto, facendo girare di fatto la partita e regalando ai sardi il finale con il quale hanno trovato prima la palla del pareggio e poi sfiorato il sorpasso. Con il senno di poi son piene le fosse e dunque è difficile ipotizzare quello che sarebbe accaduto lasciando in campo Bonazzoli ma, il dato di fatto, è che il Cagliari ha concluso in crescita e il Verona sulle ginocchia. Dettagli di una partita intensa e che alla fine ha soddisfatto tutti. Verdetto solo rimandato ma la netta sensazione che nella volata salvezza sia l’Hellas a poter avere lo scatto migliore.
Mauro Baroncini