Alpini, un milione sul piatto L’Amministrazione comunale scommette sull’adunata nazionale per la quale è partita la sfida con Brescia. Si stima che l’evento, previsto dal 3 al 9 maggio 2027, possa portare in città migliaia di Penne Nere con un conseguente impatto economico

Un milione sull’adunata degli alpini a Verona nel maggio 2027. Giusto per iniziare. E’ questa la scommessa dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Damiano Tommasi per portare in città il grande evento che raduna centinaia di migliaia di penne nere e loro familiari.
L’Associazione Nazionale Alpini Sezione di Verona, in una lettera indirizzata al sindaco Tommasi ha comunicato la volontà di candidare la città per la 98ma Adunata Nazionale, prevista dal 3 al 9 maggio 2027, chiedendo il sostegno del Comune per la presentazione della candidatura, da formalizzare entro il mese di maggio. La manifestazione manca da Verona dal maggio 1990. E Palazzo Barbieri non si è fatto pregare prevedendo già in delibera un impegno di spesa di 1 milione di euro e una serie di passaggi tecnici e di coordinamento molto precisi dimostrando di crederci. La manifestazione porterebbe in città migliaia di persone a partire da giovedì/venerdì 6/7 maggio 2027, con presenze massime nelle giornate di sabato 8 e di domenica 9 maggio. In particolare, domenica 9 maggio è prevista la sfilata per le vie cittadine di circa 90.000 Alpini (nel 2024, a Vicenza, sono state stimati circa 100.000 Alpini in sfilata), ma potrebbero raggiungere anche a Verona i 100.000 sfilanti, tenuto conto, si legge in delibera, della posizione strategica di Verona, delle numerose e comode vie di comunicazione e delle bellezze del territorio, che certamente potrebbero stimolare ed incrementare la partecipazione in città, valutabile in circa 500.000 persone (nel 2024, a Vicenza, sono state valutate 450.000 presenze), durante il periodo dell’Adunata.
Secondo una ricerca del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche dell’ Università di Udine, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini in merito all’impatto economico, sociale, valoriale e ambientale che una Adunata Nazionale degli Alpini ha sulla città ospitante, partendo dalle ultime adunate svoltesi nelle città di Vicenza (anno 2024), Trento (anno 2018), Bolzano (anno 2012) e Udine (anno 2023) è emerso che l’impatto economico diretto e indiretto su città e territorio può arrivare a 105 milioni di euro (esperienza di Udine) mentre il conseguente gettito fiscale è stato valutato in circa 26 milioni di euro. L’amministrazione comunale ha già messo nero su bianco il suo impegno: in primis mette a disposizione Polizia Locale e Protezione Civile, ma garantisce anche il coinvolgimento nell’evento delle società partecipate (Acque Veronesi, AGSM, AMT3, AMIA VR), Verona Fiere spa, della Camera di commercio, della Diocesi e dei rappresentanti degli operatori economici che operano nell’ambito dei servizi ricettivi e commerciali. E sono già stati mossi i primi passi: il 2 aprile scorso, su iniziativa dell’assessore ai Grandi Eventi, si è tenuta in municipio una riunione informativa a cui hanno partecipato, oltre alle Direzioni del Comune potenzialmente interessate all’evento, anche i rappresentanti delle società partecipate, della Camera di commercio e degli operatori economici del settore. Durante tale l’incontro.
i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione di Verona hanno illustrato i requisiti necessari per la presentazione del dossier di candidatura e per l’organizzazione dell’evento, in particolare: la disponibilità di aree e immobili pubblici per alloggiamenti, mense, la creazione di una Cittadella dell’Esercito, una Cittadella della Protezione Civile, un Villaggio dell’Adunata, un ospedale da campo, un’ area per la sosta dei camper, dei bus, con carico-scarico dei partecipanti in zone limitrofe del centro, aree parcheggi autovetture, aree “food”, sala stampa, Info-point, la definizione del percorso del corteo, misure di safety e security definite anche con le autorità di pubblica sicurezza e i Vigili del Fuoco, piano rispondente alle esigenze complessive della importante manifestazione, un apposito piano sanitario definito con il SUEM 118 e la Regione Veneto; una adeguata capacità ricettiva del Capoluogo e dei comuni limitrofi, con indicazioni dettagliate circa i posti e i prezzi da concordare con le associazioni di categoria (Hotel/Alberghi, Agriturismo, B&B, Ostelli, Case vacanze, Campeggi, Locazioni turistiche.
Il dossier quindi è garantito, il sostegno pure, la sfida è lanciata. MB