Alta velocità a Porta Nuova: se ne parla nel 2030

Inizieranno entro l’estate i lavori per l’ingresso nel nodo di Verona della linea ferroviaria Alta Velocità /Alta Capacità Brescia est-Verona, opera infrastrutturale di rilevanza strategica per ottenere un incremento del traffico dei treni passeggeri e merci grazie alla suddivisione dei flussi tra merci, Alta velocità e media/lunga percorrenza.

 
Il progetto del “Nodo AV/AC di Verona: Ingresso Ovest” prevede interventi funzionali all’inserimento della tratta AV/AC Brescia est-Verona – attualmente in realizzazione – nella stazione di Verona Porta Nuova, inclusa la realizzazione di 3,6 km di nuova linea AV/AC, 4,2 km di nuova linea storica e 3,3 km di linea indipendente per le merci.
Come spiegato dai rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana e Italferr (Gruppo FS Italiane), presenti oggi in conferenza stampa insieme ai referenti dell’impresa affidataria dei lavori, il Raggruppamento Temporaneo di Imprese composto da Pizzarotti & C., Saipem e Salcef, l’intervento rientra tra i progetti ferroviari ad Alta Velocità/ Alta Capacità in sviluppo nell’ambito del territorio veronese, lungo il Core Corridor Mediterraneo che si sviluppa dai porti del sud della Penisola iberica con il confine ucraino, passando per il sud della Francia, l’Italia Settentrionale e la Slovenia, con una sezione in Croazia. L’ingresso Ovest, assieme alle nuove tratte ferroviarie AV/AC Brescia Est – Verona e Verona-Bivio Vicenza, in corso di realizzazione, consentirà di ottenere, oltre ad un collegamento più veloce di Verona con Milano e Venezia, anche un aumento della capacità e della regolarità dei flussi ferroviari. Tale obiettivo sarà conseguito anche grazie all’adozione dei più evoluti sistema di segnalamento e distanziamento treni (ERTMS/ETCS Livello 2), che garantiranno maggiore flessibilità e interoperabilità, con una migliore offerta anche per gli operatori internazionali, adottando i più elevati standard di sicurezza.
I principali benefici legati all’attivazione dell’intera linea Brescia-Verona Padova sono la riduzione dei tempi di percorrenza tra Milano e Venezia S. Lucia; l’incremento della capacità e della regolarità della circolazione grazie alla specializzazione dei servizi tradizionale e AV e il miglioramento del sistema di trasporto regionale grazie alla liberazione di capacità della linea storica.
L’opera ha un costo di 441 milioni di euro finanziati da Ferrovie dello Stato e ha un tempo di realizzazione di 4 anni. I primi due serviranno per spostare e attivare la rete esistente, i secondi per la realizzazione e attivazione di quella dedicata all’Alta Velocità.
I nodi viabilistici interessati da tali opere sono: il sottopasso della tangenziale nord, il sottopasso di via Albere, via Cason, via Carnia e via Fenilon. A livello viabilistico l’attenzione dell’Amministrazione è concentrata sui due sottopassi, in queste settimane si lavora per definire le modifiche alla viabilità che interesseranno le zone limitrofe ai cantieri. Rispetto al progetto originario, la novità positiva riguarda il sottopasso di via Albere, che, durante i lavori, non verrà chiuso al traffico, diversamente da come ipotizzato in precedenza. Eventuali chiusure potranno verificarsi per periodi limitati ad una giornata o in orario notturno.
Nello specifico i lavori riguarderanno: l’allungamento del sottopasso ferroviario in via Cason; la nuova viabilità di via Carnia, che permetterà il sottoattraversamento delle linee ferroviarie, per un collegamento diretto tra la tangenziale nord e le aree industriali a sud, opera questa strategica anche in funzione della realizzazione della Strada di Gronda; il nuovo cavalcaferrovia in via Fenilon, in sostituzione di quello esistente; il nuovo cavalca ferrovia in via Albere, in ampliamento all’esistente.; l’allungamento del sottopasso ferroviario della tangenziale di Verona.
“Un’opera infrastrutturale fondamentale per la nostra città – ha detto l’assessore alla Viabilità e alle Opere complesse Tommaso Ferrari-. Con il nodo Ovest facciamo un nuovo decisivo passo avanti verso il completamento dei collegamenti ferroviari veloci che interessano il nostro territorio. Quanto alle modifiche viabilistiche, la novità positiva riguarda via Albere, visto che il sottopasso non verrà chiuso al traffico come ipotizzato in precedenza se non per operazioni puntuali di risoluzione delle interferenze per i sottoservizi. Quanto alle altre modifiche viabilistiche stiamo definendo gli ultimi dettagli per minimizzare i disagi”
Presenti in conferenza stampa per RFI il direttore del progetto AV/AC Luigi De Amicis e il responsabile del procedimento Ivan Baroncioni, il rappresentante del Raggruppamento delle Imprese esecutrici Andrea Marchetti e il commissario della Polizia locale Claudio Marai.