ALTA VELOCITÀ, PER FERMARLA SI VA AL CONSIGLIO DI STATO “La sentenza non è condivisibile. Presenteremo ricorso”

Il TAR del Lazio ha rigettato il ricorso presentato dal Coordinamento No Tav Brescia-Verona insieme ad altri 60 soggetti tra associazioni locali e nazionali, aziende e privati cittadini e con l’adesione di 5 parlamentari del Movi­men­to 5 stelle.  Ma per Daniele Nottegar, portavoce del Comitato No Tav, non finisce qui. “La sentenza del TAR Lazio a nostro parere”, dice, “non è condivisibile e verrà quindi appellata al Consiglio di Stato. Chiederemo inoltre l’intervento della Corte di Giustizia Europea. Ma come avevamo già detto quel famoso 9 gennaio, al di là del risultato, sapremo con sempre più determinazione portare avanti le ragioni della nostra lotta, anche avvalorati dall’ennesima dimostrazione che gli interessi dietro questo progetto riescono a superare anche la legge stessa. Ma non per questo ci arrenderemo”. Ricor­­­diamo, in breve, che il ricorso al Tar era stato presentato contro diversi provvedimenti: a partire dal decreto con cui si dava via libera al Cipe per l’approvazione del progetto definitivo e per la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, passando per la delibera per l’ennesima reiterazione del vincolo di esproprio presente sulle proprietà interessate a partire dal 2001, fino ad arrivare al decreto che aveva espresso il parere di compatibilità ambientale.