Amia, in 6 mesi i conti tornano in attivo Piena soddisfazione di Tacchella: “Abbiamo ereditato quasi due miliardi di perdite”

Calmierati i pesanti costi di smaltimento e lavorazione dei rifiuti, grazie all’intervento della Regione. Rinegoziati e rivalutati i contratti con i Comuni dove il servizio era in perdita. Ma anche con supermercati e fiera. Tagliate le sponsorizzazioni e riviste le consulenze. E più risorse dal Comune, che per la prima volta ha riconosciuto all’azienda un compenso per la manutenzione del verde. In soli sei mesi Amia passa da una perdita d’esercizio di 1 milione e 900 mila euro registrata a fine 2018, così come in perdita era stato anche il 2017, a un utile di 200 mila euro. Senza aumentare la Tari o ridurre i servizi. Risultati importanti che hanno portato anche alla stabilizzazione di 70 dipendenti e che pongono le basi per gli obiettivi 2020. Tra i quali un’importante novità: la sperimentazione di cassonetti intelligenti, con funzionamento a tessera, per la raccolta differenziata. In municipio, l’assessore alle Aziende partecipate Daniele Polato ha illustrato il bilancio consuntivo di Amia relativo al primo semestre del 2019. Insieme a lui il presidente Bruno Tacchella, il vicepresidente Alberto Pa­dovani e i consiglieri di amministrazione Roberto Bertolo e Daniela Allegrini. “Un bilancio all’insegna del profondo cambiamento rispetto al passato, del restyling gestionale e manageriale, della trasparenza, della razionalizzazione delle spese, del mantenimento e della salvaguardia occupazionale. Gli attuali vertici hanno messo in atto una netta discontinuità con i precedenti managment dell’azienda. Nel 2019 tra le principali sfide del nuovo cda e della direzione vi è stata quella di una significativa ed importante ottimizzazione delle risorse aziendali e dei costi, voci che a volte nelle precedenti gestioni non hanno ricevuto quell’attenzione e quella sensibilità che probabilmente in anni di profonda crisi economica che hanno investito sia aziende private che pubbliche avrebbero meritato. Un passato quindi con luci ed ombre. Abbiamo ereditato un’azienda con un passivo di circa 2 milioni di euro, una situazione al limite del collasso, ma ora, grazie al lavoro svolto nel primo anno di mandato, siamo ottimisti ed i numeri fanno ben sperare per il futuro”. Non ha usato giri di parole il presidente Tacchella per spiegare la situazione che aveva trovato in azienda. “Gestione oculata, sacrifici da parte di tutti ed efficienza hanno portato risultati straordinari, nonostante la difficile situazione ereditata – ha spiegato Polato -. Ed è solo l’inizio di un recupero che sta producendo ricavi e utili che finalmente danno all’azienda una prospettiva più che positiva. Ringrazio il consiglio di amministrazione e i dipendenti per il lavoro fatto, nonostante spesso siano stati al centro di pressioni e dichiarazioni fuori luogo. Ora procediamo per l’affidamento in house del servizio di gestione dei rifiuti, un’indicazione politica che questa amministrazione ha dato fin dalla campagna elettorale”.