Anche Cossato ha finito con i… guanti E Fassetta, anni '60, era il sostituto perfetto. Nel mondo, Ceni cannoniere: 130 gol !

La sua avventura in Italia non è stata di quelle che lasciano il segno, sia al Genoa che, soprattutto, al Milan in molti farebbero volentieri a meno di ricordarselo. In Spagna, al Siviglia, si è rilanciato con 15 gol in 36 partite e dopo l’ultimo turno di Liga si è trasformato in un eroe. Stiamo parlando di Lucas Ocampos che contro l’Eibar, prima ha segnato il gol del vantaggio, poi nei minuti finali, col portiere Vaclik infortunato e con tutti i cambi effettuati, si è messo i guantoni e ha salvato il risultato parando l’ultimo disperato tentativo dell’altro portiere, Dmitrovic, salito a dar man forte al proprio attacco nell’ultima azione della partita.
Walker fermò l’Atalanta, Melo salvò il Galatasaray
Ma quella di Ocampos non è una favola isolata. Sono davvero tanti i giocatori di movimento costretti nel finale ad andare in porta, molti con ottimi risultati. Il più recente se lo ricorderanno i tifosi dell’Atalanta quando nella quarta giornata del gruppo C dell’attuale Champions League, Kyle Walker del Manchester City ha sostituito tra i pali Claudio Bravo, espulso nel finale a cambi finiti. Il terzino si mette subito in mostra parando in due tempi una punizione dal limite di Malinovskyj. Anche l’ex juventino Felipe Melo, il 24 novembre del 2012, ai tempi del Galatasaray, ha indossato i guanti in seguito all’espulsione di Muslera negli ultimi minuti della gara tra Elazigspor e Galatasaray valevole per la Super Lig turca. La gara finì 1-0 per i leoni grazie anche a una parata del brasiliano.
Dalla parata di Palacio al rigore di Pellettieri
E come non ricordare Rodrigo Palacio negli ottavi di finale di coppa Italia 2012/2013 tra Inter e Verona. Dopo l’infortunio di Castellazzi, el Trenza riuscì a mantenere inviolata la porta nerazzurra grazie a una super parata. Nel 2014, in Europa League, Harry Kane, sul risultato di 5-0 per il suo Tottenham, fu costresso ad andare in porta a 3 minuti dalla fine della partita contro l’Asteras Tripolis. La formazione greca riuscì a segnare il gol della bandiera su punizione grazie a una papera dell’inglese, che provò in maniera goffa a respingere il tiro. 3 settembre 2012, campionato argentino, un certo Agustin Pellettieri che di ruolo faceva il centrocampista, fu costretto ad andare in porta dopo l’espulsione del proprio portiere. Il suo Racing Avellaneda stava vincendo 3-1 sul San Martin. Calcio di rigore e grande parata di Pellettieri.
In Italia
Ricorderete tutti, certamente, il gol di Brignoli, portiere delBenevento, che firmò il 2-2 col Milan, proprio allo scadere, due anni fa.E quest’anno, l’ex Chievo Provedel, ha segnato di testa per la Juve Stabia, la squadra in cui gioca.
In passato, si ricordano Rigamonti, portiere-rigorista del Como anni ’70. Rigamonti è anche il “capocannoniere” italiano con 6 gol, 3 in serie A e 3 in serie B, sempre su rigore.
Oppure Rampulla, che giocò anche nella Juve, ma che il suo gol lo segnò con lamaglia della Cremonese.O ancora Amelia, unico ad aver segnato in Europa, con la maglia del Livorno. In Italia, un gol lo segnò pure Taibi.
A Verona
Dice niente, Michele Cossato portiere contro la Juve in Coppa Italia? Erano i tempi del Chievo di Malesani, SuperMIke finì tra i pali nel finale, dopo l’espulsione di Zanin, a sostituzioni finite.
Nell’Hellas, il più celebre fu certamente Eros Fassetta, che giocò più volte in porta, in un’epoca in cui, senza sostituzioni, se il portiere s’infortunava, doveva subentrare un compagno. Memorabile la sua prestazione in un Verona-Spal, 1-0, in cui fermò, tra gli avversari, un certo Osvaldo Bagnoli.
Nel mondo
Il recordman assoluto, difficilmente battibile, è il brasiliano Ceni, specialista in punizioni. All’attivo 130 gol. Poi Chilavert, con 60, il bulgaro Ivankov con 42, Higuita con 41.