Anche Sgarbi è conquistato da Leda La pittrice di Angiari: “Non dipingo per riempire un vuoto, ma per vuotare un pieno”

La passione per l’Arte e per la Pittura è nata fin da bambina in Leda Scarmagnani, ma solo ora ha avuto importanti riconoscimenti. L’artista veronese, nata nel 1960 ad Angiari e tuttora ivi residente, ha ricevuto quest’anno il Premio Internazionale Vittorio Sgarbi ed ha partecipato in video esposizione causa Covid, al Premio d’Arte Internazionale Dante Alighieri tenutosi a Casale Monferrato e a Firenze nel bellissimo Palazzo Borghese, ricevendo importanti riconoscimenti.
A luglio ha ricevuto un ulteriore riconoscimento partecipando al Premio Eccellenze Stilistiche tenutosi a Palermo e promosso da Art Now il periodico d’arte diretto da Sandro Serradifalco. Iniziò a dipingere sulle porte di casa: “ero bambina ed abitavamo in una casa colonica. Una mattina mia madre si alzò dal letto e trovò dipinte le quattro stagioni sulle quattro porte del grande corridoio”. Un’infanzia travagliata quella di Leda che tredicenne, perse il fratello diciannovenne in un incidente stradale: “ero in macchina con lui al momento dello scontro frontale. La morte di mio fratello sconvolse la mia famiglia e questo m’impedì di iscrivermi al Liceo Artistico di Verona. Mia madre non si riebbe più da quella disgrazia e morì cinque anni dopo”.
Senza mai abbandonare la sua passione, frequenta l’Istituto Magistrale, insegna ed in seguito prende la laurea come Educatore professionale. Nel suo dna scorre la vena artistica: lo zio materno era insegnante di Educazione artistica e le stesse figlie Veronica e Dorotea sembrano possedere le doti materne, mentre il figlio Michele si limita a sostenerle ed incoraggiarle.
Da autodidatta Leda si è ritagliata uno spazio importante e la stima di coloro che hanno potuto ammirare i suoi variegati lavori. Solo di recente tuttavia, la Scarmagnani si è decisa a far conoscere le sue opere (oltre 200) postandole sul web: “A questo punto della mia vita, intendo approfondire la mia passione, con la volontà di condividere ciò che il mio animo trasmette”.
Con grande stupore sono arrivate le prime soddisfazioni. Dice di lei il poeta e critico d’arte Plinio Perilli: “Leda ha la capacità di dipingere su tela, su vetro, su legno e su stoffa con ugual bravura, anche se predilige l’olio su tela. Incontrandola mi disse che dipinge ciò che scaturisce dal proprio io, cosa non da poco questa”.
Lei stessa afferma: “Non dipingo per colmare un vuoto, ma per vuotare un pieno che è dentro di me e preme…”, facendo sua una frase scritta da Augusto Daolio, il mai dimenticato leader dei Nomadi. Le sue opere fanno bella mostra di sé in alcune pagine dei libri di Sgarbi, nel periodico d’arte Art Now , in Artisti in vetrina e nel Magazine PitturiAmo.