ANTIMAFIA, OTTO INTERDITTIVE E CRESCONO I CASI DI USURA

C’era il Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica ieri mattina in prefettura alla presentazione del bilancio di quest’anno che sta per chiudere. Accanto al prefetto Salvatore Mulas, il questore Danilo Gagliardi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Pietro Bianchi, il tenente colonnello dell’Arma, Massimo Rosati, il comandante della polizia municipale Luigi Altamura, il comandante dei vigili del fuoco Michele De Vincentis, il re­sponsabile della sicurezza della Prefet­tura Lucio Pa­rente e il capo di gabinetto del prefetto, Ales­sandro Torto­rella.  Ma ecco i dati. Sono stati considerati i primi undici mesi delle due annate: tra il 2015 e il 2016  sono aumentati di oltre il 30 per cento i veicoli e le persone controllate, mentre i reati totali sono calati di quasi 9 punti percentuali.  Meno 2 % per i furti, che sono stati 18.537, aumentano soltanto quelli sulle auto in sosta. 300 rapine nel 2016 contro le 262 del 2015, con un aumento del 15 per cento: calano però quelle in strada, mentre c’è un boom di quelle in strada e negli esercizi commerciali. Calo del 20 per cento delle estorsioni, aumento dei casi di usura: 16 contro gli 8 dei dodici mesi precedenti. Calano anche le truffe, mentre gli omicidi sono saliti da 4 a 7.   1.154 le violazioni riscontrate per l’uso del cellulare alla guida, otto le interdittive antimafia emesse. Discorso a parte sui richiedenti asilo, come dicevamo all’inizio: sono 47 i comuni veronesi su 98 che non ospitano profughi.

Ulderico Campagnola