Torna sul palco del Teatro degli Orti/Modus una delle produzioni più provocatorie della sua compagnia professionistica, «Il sabato del villaggio. Divieto di sosta 0-24». Spettacolo tutt’altro che in linea con i canoni ordinari, va in scena da mercoledì 26 a sabato 29 novembre, sempre alle 21. La regia scenica, a cura del direttore del teatro Andrea Castelletti, sovverte le regole dello spettacolo tradizionale con trama, personaggi ed epilogo. Il tema è la città moderna, che, lungi dal villaggio leopardiano, raccoglie un’umanità abbandonata, sofferente, derelitta, soprattutto se e quando si guarda ai margini. Lo spunto è dato dai racconti di Furio Sandrini, dove l’umanità è fatta di schegge che attraversano i fumi, le ombre, i confini del villaggio di oggi. «Il sabato del villaggio di Leopardi descrive un mondo che si dispiega attorno a una piccola comunità con lavori semplici e soprattutto animi semplici» commenta Castelletti, «mentre il villaggio contemporaneo, metropolitano, sincopato non lascia tempo alla vita. Il messaggio leopardiano del sabato del villaggio sta nel valore dell’attesa, appunto la domenica, il dì di festa. C’era la donzelletta, la vecchierella, il cacciatore, lo zappatore, eccetera. Invece qui c’è l’informatico, il commercialista, il buttafuori della discoteca e il valore dell’attesa non esiste più, è tutto subito, è tutto immediato e anche dal punto di vista settimanale la domenica è confusa con gli altri giorni, perché la città lavora sempre». Furio Sandrini è un narratore, drammaturgo, disegnatore e curatore di mostre a Milano, un pensatore irriverente che si firma con lo pseudonimo di Corvo Rosso. Ha pubblicato una raccolta di vignette satiriche e autoironiche dal titolo «Gli inesistenti» e vari racconti metropolitani, raccolti poi in «Divieto di sosta 0-24», da cui è tratto il testo dello spettacolo al Modus. «Con la finezza e la profondità dell’occhio di Sandrini, i testi raccontano le vite di queste persone, in questo frullatore in cui viviamo» conclude Castelletti. «Lo spettacolo in un insieme di suoni, luci e parole condurrà per mano gli spettatori a sbirciare le vite di questa umanità varia».
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