APIMA, UN ACCORDO PER RAFFORZARSI L’associazione che raccoglie le imprese di meccanizzazione agricola si unisce a Confai. I contoterzisti alla prova ambientale. Ospiti olandesi

Sono state gettate a  Castelletto di Belfiore all’interno della storica azienda Storti le basi per un’unione sempre più forte delle ditte riunite in Apima, l’associazione che raggruppa le imprese per la meccanizzazione agricola. E nella sua applaudita relazione all’assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio il presidente di Apima, Gianni Dalla Bernardina ha sottolineato proprio due aspetti. Il primo, è stata proprio l’illustrazione dell’accordo che si sta chiudende con un’altra associazione, la Confai per essere meglio rappresentati in Italia in maniera unitaria. Dalla Bernardina ha poi voluto sottolineare l’importanta per la scelta della location della 72^ assemblea che si è voluto celebrare all’interno della ditta Storti proprio per presentarla anche agli ospiti internazionali che stavolta sono giunti dall’Olanda. E orgogliosa di questa scelta si è detta Francesca Storti, l’attuale presidente della ditta che è sul mercato da 60 anni, da quando cioè il fondatore, Angiolino Storti ha creato questa importante azienda, legando il suo nome al carro miscelatore e successivamente al carro miscelatore semovente. Un precursore di idee. E orgoglioso della scelta della ditta Storti si è detto anche il sindaco Alessio Albertini, il quale ha ricordato come la ditta sia strettamente intrecciata con la storia del paese. Un “sì” alla relazione di Dalla Bernardina è arrivata poi dal coordinatore di Confai-Mantova, Sandro Cappellini. Ha chiuso l’assemblea il direttore di Enama, Sandro Liberatori, con una puntuale riflessione sul contoterzismo e le agroenergie come il biometano.