Appartamenti al posto dei negozi? No Il presidente di Confcommercio scende in campo: «Scelta dannosa per il centro storico»

“La possibilità di trasformare le destinazioni d’uso commerciale in residenziale prevista dal nuovo regolamento edilizio comunale varato dalla Giunta di Palazzo Barbieri, aprirebbe a situazioni potenzialmente devastanti soprattutto per il centro storico, con ulteriore proliferazione di affitti brevi a discapito della vivibilità”: così Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona. “Le norme approvate esplicano meglio concetti già presenti nell’attuale dispositivo regolamentare mettendo a nudo una politica potenzialmente deleteria per il commercio e per le imprese, senza che ci sia stato confronto né approfondimento su questo tema di grande importanza in prospettiva futura”, prosegue Arena. “Spiace constatare – aggiunge il presidente di Confcommercio Verona – come anche in questa occasione sia stato completamente escluso il confronto con le categorie da parte di chi sostiene ogni giorno la ‘partecipazione’ come metodo. E invece ancora una volta abbiamo appreso dai giornali”. “Nella revisione – continua Arena – ci avrebbe fatto piacere proporre l’introduzione di una categoria funzionale ricettiva per attività locate per finalità turistica o destinate a locazioni brevi, sulla scorta di quanto fatto dal Comune di Bologna quale contributo a un riequilibrio tra residenziale e turistico… Ma sarà per un ‘altra volta!” “Nel documento che definisce le nuove linee del PAT si parla apertamente di squilibrio tra turisti e residenti: questo provvedimento potrebbe aumentare ancor di più il divario con ripercussioni negative sul commerciale, accelerando i processi di desertificazione già in atto”. “Se molti locali sono sfitti – conclude il presidente di Confcommercio Verona – è anche a causa dei costi di locazione elevati e perché il centro è ormai svuotato di residenti e professionisti. Servirebbero politiche di sostegno, non ulteriori misure destinate ad alimentare un ulteriore impoverimento del tessuto residenziale, con ripercussioni di carattere sociale. Questo provvedimento, a nostro avviso, potrebbe far crescere ulteriormente i costi di locazione degli spazi residui, influenzando negativamente la voglia di fare impresa. Nonostante tutto, siamo sempre disponibili a un confronto fattivo”.