Aquae Planae nella rete degli ecomusei L’incontro celebrato nella splendida cornice del Manufatto idraulico del Gangaion

A 5 anni esatti dall’inizio della collaborazione con il Consorzio di Bonifica Veronese, nella splendida cornice del Manufatto Idraulico del Gangaion, venerdì 15 dicembre in conferenza stampa è stato celebrato il Riconoscimento Regionale che vede inserito il progetto Aquae Planae all’interno della Rete degli Ecomusei del Veneto.
Alla presentazione, promossa e coordinata dalla APS Humanitas ACT, per la quale erano presenti la presidente Isabella Bertolaso e il Comitato Scientifico composto da Roberto Pollo, per l’ambito naturalistico, Luca Faustini per l’ambito turistico e Andrea Ferrarese per l’ambito storico, si sono uniti alcuni rappresentanti del Consorzio di Bonifica Veronese e i rappresentanti degli undici Comuni dell’asta destra del fiume Adige e del fiume Bussè – Castagnaro, Isola Rizza, Legnago, Oppeano, Palù, Ronco all’Adige, Roverchiara, San Giovanni Lupatoto, San Pietro di Morubio, Villa Bartolomea e Zevio. Convinta sostenitrice del progetto, la Vice Presidente Regionale del Veneto, Elisa De Berti.
Funzione di un Ecomuseo è salvaguardare, valorizzare e rendere fruibili i luoghi e i paesaggi teatro del passato, presente e del futuro. In linea con queste premesse, Aquae Planae intende far conoscere uno spazio, unicuum storico e naturalistico, dove la mancata urbanizzazione ha permesso il mantenimento di una buona autenticità, prefiggendosi l’obiettivo di valorizzare il Genius Loci della Pianura Veronese con esperienze, itinerari e attività didattiche.
«Un territorio che ha molto da dire soprattutto per il suo elemento dell’acqua» ha affermato Faustini «che ha portato ad un’operazione identitaria per chi questi territori li vive». Una sfida nel saper osservare e scoprire gli “strati” che diversificano la Pianura Veronese «che ricerca gli stimoli dal passato per cercare di recuperare una storia da riportare al presente» ha aggiunto Ferrarese. «Un Ecomuseo che avrà il compito di salvaguardare e conservare dal punto di vista naturalistico un luogo unico e originale, nell’ottica anche della biodiversità» ha concluso Pollo.
«Un punto di partenza» ha concluso la presidente di Humanitas ACT Isabella Bertolaso – «e un altro tassello importante per la creazione di un’identità per questo territorio».