Arancione “scuro”. I dati purtroppo ci “condannano” un’altra volta Questa sera l’annuncio ufficiale, abbandoniamo il “giallo”. La preoccupazione di Zaia per l’aumento dell’indice Rt “...che fa pensare al peggio per la prossima settimana”. “E poi, dobbiamo assolutamente accelerare con i vaccini, l’unico vero rimedio al virus Mi hanno detto che da una fiala si possono ricavare 7 dosi invece di 6: facciamolo...”

Il governatore Luca Zaia, in occasione della consueta conferenza stampa, parte diretto: “Non è questione di fare i tragici o gli ottimisti. Dobbiamo guardare in faccia i numeri: in 24 ore abbiamo intercettato oltre 1.500 po­sitivi, immaginate quanti po­sitivi ci sono sfuggiti, abbiamo testato 45mila ve­neti, non tutta la popolazione. Almeno 150mila persone possono essere positive, il dato è in incremento. Dobbiamo evitare ogni forma di assembramento, e non mi si venga a dire che alcuni assembramenti sono utili per vivere. Penso alla programmazione della spesa per gli anziani, non dobbiamo mica fare un’ordinanza per dire che scelgano orari di minore affollamento. E poi”, ha proseguito, “si deve usare la mascherina. Siamo davanti a una variante del virus che è dal 43 al 100% più contagiosa. Stamattina il collega dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini mi ha riferito che in una settimana hanno avuto 600 nuovi ricoveri. E così nelle altre regioni”. I numeri del Veneto. Sono 1.505 i positivi nelle ultime 24 ore, con un’incidenza del 3,44%. Sono 27.440 gli attualmente positivi (-839 rispetto a ieri). 1.359 i ricoverati totali, 1206 in area non critica (+4) , 153 in terapia intensiva (-3). 25 i
nuovi decessi.

ZONA ARANCIONE

“Ho sentito il ministro della Salute Roberto Speranza”, ha annunciato Zaia, “e siamo zona arancione. E la ve­locità con la quale siamo ar­rivati in zona arancione ci dice quanto corra il virus. La proiezione dell’Rt la prossima settimana è preoccupante. E partiamo già con gli ospedali carichi di 1.300 pazienti positivi al virus, se l’infezione fosse importante avremmo una forta pressione sugli ospedali e dovremmo dedicarli so­lo a pazienti Covid. Abbiamo chiesto che si valuti la vaccinazione, co­me succede in Germania, la vaccinazione con AstraZeneca anche per gli over 65 che fino ad oggi possono ricevere solo Pfizer o Mo­derna. A marzo”, ha sottolineato Zaia, “arriveranno dosi di vaccino importanti, questo ce l’hanno conformato oggi, pensiamo ad Israele dove si vaccina ovunque, è un modello che funziona e sono tanti milioni di veneti da vaccinare due volte, a meno che non arrivi un vaccino monodose”. Poi la novità che certamente farà discutere a livello nazionale. “Qual­cuno che fa l’iniezione di Pfizer mi ha riferito che facendo attenzione al prelievo si riescono a somministrare 7 dosi invece di 6, e se se ne possono fare 7 in Veneto se ne faranno 7. Que­sto significa che se nel flaconcino c’è la settima do­se si somministra. Non si tratta di una mescolanza fra flaconi, ma di una dose in più ricavabile da un unico flacone grazie a si­ringhe ad altissima precisione: lo hanno dimostrato em­pi­ricamente gli oepratori. Piuttosto di but­tare via, va be­ne fare la settima dose se c’è”.

DIDATTICA A DISTANZA

Capitolo istruzione. “Le scuo­le?”, ha risposto il presidente leghista, “inevitabilmente ven­gono chiuse in varie zone d’Italia. Dobbiamo arrivare ai bambini ricoverati in ospedale per renderci conto della gravità della situazione? Se qualcuno si chiede se noi chiuderemo, io ri­spondo di sì. La prossima settimana decideremo cosa fare, se serve chiudere le scuole si chiudono, in questo mo­mento non ve lo so dire, l’elaborazione la sta facendo la dottoressa Russo. Lu­nedì o martedì probabimente a­vremo novità. Non siamo an­cora in grado di esprimerci su chi dovrà essere chiuso e chi no.