In vista delle cerimonie di chiusura delle Olimpiadi Invernali e di apertura delle Paralimpiadi Milano-Cortina 2026, la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020 – 2026 S.p.A. (SIMICO) ha sviluppato un piano di interventi per migliorare l’accessibilità della città di Verona e dell’anfiteatro Arena per le persone con disabilità. Dalla fine di febbraio ha avviato un’importante campagna di scavo archeologico all’arcovolo 65, finalizzato alla verifica di fattibilità di un ascensore che consentirà anche alle persone con disabilità motorie di accedere al piano superiore dell’anfiteatro e raggiungere la gradinata della media cavea. L’intervento è diretto dalla Soprintendenza ABAP Verona-Rovigo e Vicenza e si svolge in stretta collaborazione del comune di Verona (Direzione Edilizia Monumentale e Direzione Musei) e di Fondazione Arena di Verona. Gli archeologi impegnati sul campo sono i professionisti della società cooperativa P.E.T.R.A. Come già verificato in altri arcovoli indagati negli anni precedenti, anche in questo ambiente, posto in corrispondenza dell’unica parte del monumento che conserva l’anello esterno (Ala) stanno emergendo informazioni preziose sulle vicende strutturali e sull’uso del monumento, a partire dalla sua fase di fondazione. Particolarmente significative le testimonianze relative all’uso produttivo-artigianale che caratterizzò la fase tardo-antica, quando nell’arcovolo si insediò un’officina vetraria. Secondo il Soprintendente Andrea Rosignoli “La riconversione di uno degli spazi dell’anfiteatro cittadino per l’impianto di fornaci che riciclavano il vetro e producevano nuovi oggetti in vetro soffiato è senza dubbio una pagina molto interessante della storia del monumento. Poter recuperare le tracce archeologiche di un’economia del riciclo organizzata pubblicamente, in un periodo di profonde trasformazioni, ci sembra una fortunata opportunità che i lavori per le Olimpiadi ci offrono. Anche questo scavo conferma come l’Arena, nonostante le continue e reiterate modifiche subite nei secoli sia ancora un’eccezionale riserva di dati archeologici oltre che un potenziale laboratorio di studi e ricerche”. L’importanza delle testimonianze dello scavo ha suggerito alla Soprintendenza l’organizzazione di un’iniziativa di archeologia pubblica da inserire nell’ambito del Piano di Valorizzazione 2025 del MIC: un’apertura straordinaria dell’arcovolo 65 al pubblico con la possibilità di avvicinarsi “in tempo reale” alle attività di scavo in progress. Grazie al lavoro sinergico tra tutti i diversi soggetti a vario titolo coinvolti, il 28 maggio, con più turni di visita scaglionati tra le 16 e le 19, il pubblico – previa prenotazione sul sito Eventbrite – potrà dialogare con i funzionari archeologi e architetti della Soprintendenza e con i professionisti impegnati nello scavo visionando le strutture e i reperti più significativi. Contenta dell’opportunità si è detta la vicesindaca e assessora all’Edilizia monumentale e ai Beni culturali Barbara Bissoli. “È importante – ha detto – che il pubblico possa scoprire e vedere con i propri occhi i ritrovamenti emersi per rendersi conto del valore storico della nostra Arena”. “Gli scavi all’arcovolo 65 hanno regalato una bellissima sorpresa”, ha concluso l’Amministratore Delegato di SIMICO, l’architetto Fabio Saldini.