Astrazeneca e dintorni

Diciamolo, questa storia è una pagina nera, nella difficile risalita dal buco nero della pandemia. L’ultima tragedia, la morte di Camilla, ci riporta indietro nel tempo, al tempo dell’incertezza, della paura. Ma allora, ‘sto Astrazeneca, com’è? Per adesso, un “tiraemolla” sconcertante, tra stop e permessi, “ma sì, facciamolo agli over”, “no dai, meglio agli under”, “ma forse solo alle donne”, “sì, ma non a quelle troppo giovani”.
Certo, non è semplice, si capisce. Qualcosa può essere sbagliato, andare storto. Però, l’ennesima morte, quella di Camilla, no, non ci sta. Nè ci stanno le analisi sui dati, “in fondo, siamo sotto la media europea, tot vaccini somministrati, tot morti”.
No, così non funziona. Chi lo va a dire ai genitori di Camilla? E agli altri genitori? Resta la sensazione che, nell’immenso lavoro di “ricostruzione” questo sia un buco nero. Un pagina che, forse, si poteva e si doveva evitare.