Banco Bpm, l’utile vola a 1,26 miliardi Il Cda ha proposto il pagamento di una cedola di 56 centesimi per azione (+143%)

GIUSEPPE CASTAGNA BANCOBPM

Banco Bpm ha chiuso il 2023 con un utile netto di 1.264 milioni di euro, in crescita dell’85% sull’esercizio precedente.
Il cda, si legge in una nota, ha proposto il pagamento di una cedola di 56 centesimi per azione, in crescita del 143%, che corrisponde a un monte dividendi di 848 milioni di euro, pari a circa 100 milioni in più rispetto al guidance.
I risultati, viene sottolineato, sono “pienamente in linea con gli obiettivi” del piano strategico, di cui viene confermato il target di un utile complessivo di 6 miliardi e una remunerazione per i soci di 4 miliardi.
Nel corso del 2024 Banco Bpm prevede di distribuire 1,4 miliardi, che corrispondono al 19% della capitalizzazione di Borsa e rappresentano, anche in questo caso, 100 milioni in più di quanto previsto nel piano.
Per l’anno in corso si conferma inoltre la tendenza al rialzo dell’utile netto, atteso a circa 0,9 euro per azione al netto delle componenti non ricorrenti e sopra gli 1,1 euro se si includono le componenti one-off allo stato ipotizzabili.
“Siamo davvero molto soddisfatti dei brillanti risultati conseguiti – ha detto Giuseppe Castagna, Amministratore Delegato di Banco BPM –
l’utile netto di circa 1,3 miliardi e la proposta di dividendi superiori alla guidance, pari a € 56 centesimi per azione, sintetizzano con chiarezza la capacità di generare valore che abbiamo stabilmente raggiunto e che, in virtù del Piano Strategico approvato lo scorso dicembre, continueremo a sviluppare con crescente incisività. L’attuale ritmo di creazione di valore – ha aggiunto – ci consente di affiancare alla solidità della posizione patrimoniale e a un dividendo più che raddoppiato rispetto al 2022, il costante miglioramento della qualità degli attivi, testimoniato dal costo del rischio in riduzione a 53 p.b. a fronte dei 62 p.b. del precedente esercizio. Questo risultato è stato realizzato non solo
grazie alle selettive politiche creditizie, ma anche alla strategia di derisking che ha portato a un’ulteriore riduzione dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi. L’impegno e la capacità delle nostre persone, sostenuti dall’innovazione tecnologica che abbiamo perseguito nel tempo e dal lavoro svolto in tutti gli ambiti ESG – ha sottolineato – continuano a rappresentare la forza più importante del nostro Gruppo consentendo di valorizzare l’attività bancaria tradizionale. I risultati operativi raggiunti e l’efficacia delle azioni commerciali a favore dei nostri clienti, famiglie e imprese, mettono in luce il rafforzamento del ruolo che Banco BPM si è ritagliato nel panorama creditizio nazionale. Con il nuovo Piano Strategico – ha concluso – abbiamo intrapreso un percorso che, nelle nostre ambizioni, ci porterà da un lato a fissare una struttura di conto economico che sostenga la sistematica creazione di valore per tutti gli Stakeholder, dall’altro a consolidare la nostra posizione di terzo polo bancario. Tutto questo, attraverso un modello di business distintivo in grado di esaltare le nostre qualità di banca territoriale di riferimento per le aree economiche più avanzate del Paese e soprattutto per le piccole e medie imprese che ne sono la struttura portante”.
L’esercizio 2023, lo ricordiamo, è stato caratterizzato da uno scenario macroeconomico ancora incerto anche per le recenti tensioni connesse al conflitto in Medio Oriente; tuttavia in tale contesto lo sforzo commerciale ed organizzativo del Gruppo ha permesso di registrare una positiva dinamica dei risultati operativi ed un’eccellente redditività. In particolare, il margine di interesse evidenzia un’ottima performance, risultando pari a € 3.289 milioni, con una crescita del 42% rispetto al 31 dicembre 2022.