BANCO E BPM, LA FUSIONE PRONTA AL TEST DECISIVO

Per i dirigenti sindacali della Banca Popolare di Milano e del Banco Popolare il rientro dalle ferie sarà dei più impegnativi. Sul tavolo ci sarà il processo di integrazione tra i due istituti, un percorso iniziato nella primavera scorsa ma atteso a un test decisivo alla fine di ottobre, quando i soci saranno chiamati a votare congiuntamente la fusione e l’addio allo status di cooperativa. In vista di quell’appuntamento dalla seconda settimana di settembre dovrebbe partire la sfilza delle assemblee dei dipendenti che, per ovvie ragioni, saranno particolarmente delicate alla Bpm . Fabi, Uilca, Fisac-Cgil e First-Cisl puntano a creare una grande mobilitazione. Al momento non è chiaro che consistenza numerica abbia il movimento dei contrari alla fusione Milano-Verona. Il sospetto è che si tratti di frange minoritarie, ma il fronte degli indecisi potrebbe comunque rivelarsi decisivo. Già nei mesi scorsi le sigle sindacali hanno espresso parere favorevole alla fusione sposando il progetto industriale disegnato dagli amministratori delegati Giuseppe Castagna e Pier Francesco Saviotti. Questo però non significa che la partita sia chiusa.