Baschirotto, da Nogara alla Nazionale Il gigante del Lecce, è reduce dallo stage azzurro, dove ha impressionato il ct Mancini

Dalle stalle alle stelle, non è solo un luogo comune. Chiedetelo a Federico Baschirotto, gigante originario di Nogara, oggi al Lecce, reduce dallo stage azzurro, dove ha impressionato il ct Mancini. “Baschirotto? Ha confernato quanto sta facendo in campionato” ha detto Mancini.
Quanto a lui, all’idolo di Lecce, resta con i piedi a terra. “La stalla? Certo, quando posso, quando ho tempo, torno dai miei, a Nogara e faccio i lavori che ho sempre fatto per aiutare papà” ha detto anche di recente. L’umiltà e la concretezza della gente della Bassa, a indicargli la strada. “Papà Graziano e mamma Giuliana portano avanti l’azienda di famiglia con i fratelli, Filippo, Fabio e Francesco. Alleviamo suini e bovini. Poi coltiviamo frumento, soia, grano, pomodori. Quando torno a casa, sono uno di loro”.
Singolare la sua storia. A 16 anni è scartato dal Chievo, a 17 debutta in D col Legnago, quindi viene tesserato dalla Cremonese. Federico inizia poi un lungo giro che lo porta a Seregno, Forlì, Cuneo, Vigor Carpaneto e Viterbese. Ha fisico, ha fame, ci crede. Il salto di qualità nell’estate del 2021, lo prende l’Ascoli. “Sottil allenatore, lui mi vedeva più terzino, ma non conta. E’ stato importante per me, ha una grande cultura del lavoro. Faccio un bel campionato, segno anche 4 gol…”.
Ecco la serie A. “Mi ha preso il direttore Corvino. Lo avevo impressionato quando giocammo contro il Lecce. La serie A? Un sogno che si realizza, ma non c’è tempo per pensarci, devi solo lavorare. Io non ho grande talento, devo lavorare, impegnarmi più degli altri, non mollare mai…”.
Arriva prima di tutti agli allenamenti, cura il fisico e la tecnica, “…perchè devi sempre cercare di migliorare. In A, basta un centimetro e sei fregato”.
In A ci sta alla grande, se è vero che ha giocato alla pari con tutti i big, da Lukaku in poi. Ha pure segnato un gol, all’Atalanta. Si ispira a Chiellini, “…perchè se fai il difensore, devi pensare a difendere”. Un sogno? Lo stage azzurro qualcosa gli deve aver lasciato. Lasciamolo sognare, sa come si fa.