Diventa un caso politico, con annesse e immancabili polemiche, quanto avvenuto alla cerimonia di inaugurazione dei lavori di riqualificazione del piazzale di via Gandhi e dell’edificio della scuola media «Dante Alighieri» dell’Istituto «Fratelli Sommariva» svoltosi a Cerea, dove quattro studenti di terza di origine straniera, si sono tappati le orecchie per non ascoltare le preghiere e la benedizione impartita alle opere dal vicario parrocchiale don Nicola Zorzi. La dirigente scolastica Silvia De Mitri, dopo aver verificato quanto accaduto, ha annunciato infatti che saranno presi provvedimenti disciplinari nei confronti dei quattro ragazzi. Per la dirigente scolastica, che ha ammesso di non aver assistito direttamente alla scena, si è trattato di un comportamento inqualificabile. Dal canto loro i ragazzi hanno riferito di essersi tappati le orecchie perché, secondo la loro fede religiosa, ascoltare la benedizione del prete cattolico andrebbe contro i loro principi. Sulla vicenda si è subito buttato a capofitto l’eurodeputato leghista Paolo Borchia. «È stata una provocazione inutile e il fatto che a compierla siano stati quattro ragazzi di 13 anni non attenua la gravità di un problema ancora troppo sottovalutato: la mancanza delle condizioni base per un dialogo tra pari. «Non esiste integrazione – ha detto Borchia – se non vi è rispetto degli aspetti socio culturali del paese ospitante. L’appartenenza ad un credo diverso non giustifica la mancanza di rispetto per un rito religioso. Questo gesto, commesso da giovani probabilmente nati in Italia e comunque qui cresciuti e istruiti, è sintomatico della volontà, intrinseca nella famiglia, di non desiderare una reale integrazione» ha concluso l’eurodeputato. Una risposta a distanza è arrivata dall’UAAR, l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. «Qualcosa di surreale – sottolineano in una nota – è andato in scena a Cerea dove la dirigente scolastica Silvia De Mitri dell’Istituto Comprensivo Fratelli Sommariva ha invitato gli alunni di terza media a partecipare a un evento che prevedeva preghiere e benedizioni in occasione dell’inaugurazione di opere pubbliche». Per I’UAAR si tratta di un atto illegittimo, visto che la sentenza del 27 marzo 2017 del Consiglio di Stato stabilisce che gli atti di culto sono vietati all’interno dell’orario scolastico e, se organizzati al di fuori, la partecipazione deve essere facoltativa per gli studenti. «Abbiamo scritto alla preside De Mitri – dichiara Roberto Grendene, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) – per ricordarle che la scuola è laica e che è illegittimo prevedere atti di culto in orario di lezione. Ci auguriamo che ritratti prontamente l’accusa di ”comportamento inqualificabile” e la minaccia di provvedimenti disciplinari a carico di studenti che hanno semplicemente provato a non ascoltare preghiere e benedizioni. A ben vedere se c’è qualcuno da sanzionare, si dovrebbe guardare al vertice dell’istituto». L’UAAR ne ha anche per il sindaco Marco Franzoni «dimentica – concludono – che nel suo ruolo istituzionale dovrebbe rappresentare tutta la cittadinanza, inclusi i sempre più numerosi non credenti e i fedeli di religioni diverse dalla cattolica. Incommentabile il richiamo a punizioni esemplari da infliggere a ragazzi che si sono limitati a dissentire in modo civile e non violento rispetto a imposizioni identitarie che non possono e non devono trovare spazio nella scuola pubblica».



