BERTUCCO E LA CIFRA DELLA SCONFITTA DEL CENTROSINISTRA

“L’astensionismo, primo dato di questa tornata elettorale, ben visibile fin dal primo turno, non deve interrogare soltanto chi ha vinto, ma anche chi ha perso senza essere riuscito a susci­tare l’entusiasmo e le speranze dei cittadini”. Non ha dubbi Michele Bertucco, consigliere comunale della Sinistra. “Con riferimento al centrosinistra o all’area in generale progressi­sta”, sottolinea, “i due poli di confronto sono da una parte Verona, dove sono andate al ballottaggio due destre con una partecipazione del 42% (di cui un 5% di schede nulle o bian­che), e dall’altra parte Padova, dove il Pd e una coalizione civica di sinistra di lunga gestazione  hanno contribuito a por­tare a votare il 57% degli elettori, uscendone vincitori. Abbia­mo visto che la partecipazione non si stimola con l’uso degli specchietti per le allodole, come il messaggio di Renzi a sostegno di Tosi, rimasto inascoltato, ma con la capacità di far tornare la gente a impegnarsi per la buona politica. La cifra della sconfitta del centrosinistra vero­nese”, ha sottolineato Bertuc­co, “è nell’esser riusciti a consegnare nelle mani di Federico Sboarina anche la palma del cambiamento, il che si è concretizzato in un lar­ghissimo distacco al ballottaggio. Dalla composizione della nuova squadra di governo cominceremo a capire quanto di concreto ci sia negli annunci della campagna elettorale”.