Bilancio dell’azienda basato sul business del caro estinto il Pd in consiglio comunale

Il Pd non ha dubbi: bilancio consuntivo 2018 in votazione in consiglio comunale “conferma lo stravolgimento di Agec come azienda deputata alla gestione degli immobili residenziali comunali”. E’ quello che sostengono Federico Be­nini, Elisa La Paglia, Ste­fano Vallani. E fanno l’elenco delle criticità. A livello di ricavi, il settore immobiliare pesa infatti per meno di un quarto sul fatturato globale che è di 58,4 milioni di euro. Le nuove assegnazioni di alloggi e altri immobili si sono ridotte dalle 148 del 2017 alle 133 del 2018. A fronte dell’emergenza abitativa in atto, sono stati riattati appena 25 alloggi. Le farmacie perdono un altro milione di euro. La ristorazione scolastica (fatturato di 17,9 milioni nel 2018) chiude in perdita di 700 mila euro, malgrado l’apporto della funicolare di Castel San Pietro (ricavi per 390 mila euro) e della Torre dei Lamberti (ricavi per 627 mila euro). I revisori dei conti consigliano cautela sul processo di internalizzazione delle mense scolastiche “anche sul versante dei maggiori costi e dell’aggravio organizzativo che deriverà dall’incremento di organico”. Risultato In rosso anche per il settore Musei. A portare in attivo il bilancio della multiutility è il settore cimiteriale che nel 2018 ha segnato un fatturato di 6,5 milioni di euro, ben un milione di euro in più rispetto all’anno precedente, frutto dell’aumento delle esumazioni, passate da 392 a 727 e della maggiore richiesta di rinnovi sui loculi in scadenza. Per il Pd: “Agec resta, in definitiva, un’azienda in profonda crisi di identità, strategia e visione”.