I veneti si preparano a un trimestre di consumi vivace e ricco di opportunità per il commercio regionale. È quanto emerge dall’indagine sui consumi invernali 2025 presentata oggi da Confcommercio Veneto e Unioncamere Veneto, realizzata nel mese di novembre su un campione rappresentativo di circa 600 residenti nella regione per fotografare le intenzioni di spesa nel periodo che va da fine novembre al prossimo febbraio, tra Black Friday, festività natalizie e saldi invernali. La ricerca conferma la vitalità del mercato veneto, con il 70% dei residenti che prevede di investire in abbigliamento, calzature e accessori, consolidando il ruolo centrale di questo comparto durante il periodo invernale. A seguire, ben il 67% dei veneti ha in programma di dedicare parte del proprio budget alla ristorazione e agli eventi enogastronomici. L’attenzione al benessere e alla cura della persona coinvolge il 64% degli intervistati, aprendo prospettive interessanti per centri estetici, palestre e tutto il comparto wellness. Il settore librario mantiene un solido 55%, mentre quattro veneti su dieci investiranno in utilità e arredi per la casa, mentre gli articoli sportivi interessano il 39% del campione. Il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno rivela tendenze particolarmente incoraggianti per diversi settori del commercio veneto. Il comparto del benessere e della cura della persona registra un vero e proprio boom nelle intenzioni di spesa: l’82% dei consumatori dichiara di voler aumentare o uguagliare all’anno precedente il proprio budget in questa categoria. Altrettanto positivo è il dato sulla ristorazione: anche qui l’82% prevede di incrementare o uguagliare la spesa. Libri e abbigliamento confermano la loro tenuta centrale nelle priorità con rispettivamente un 81% e un 77% che conferma o aumenta le spese rispetto all’anno. Un dato particolarmente significativo per gli operatori del commercio è la netta preferenza dei veneti per la qualità: ben il 61% dichiara di puntare su questo piuttosto che sul prezzo contenuto. Un orientamento che premia il commercio specializzato, i prodotti artigianali e di eccellenza, il servizio personalizzato e la competenza professionale. Interessante notare come questa propensione cresca con l’età: gli over 65 privilegiano la qualità nell’82% dei casi, nelle fasce medie (tra i 30-44 anni) al 57%. La distribuzione territoriale degli acquisti vede prevalere i negozi fisici al 67% rispetto all’online, 33%: tra i primi prevalgono quelli di periferia al 64% rispetto ai centri storici, 36%. Un dato che suggerisce la necessità di strategie differenziate: da un lato valorizzare l’offerta commerciale nei centri urbani tradizionali puntando su unicità, servizio e atmosfera; dall’altro consolidare la presenza nelle aree a maggiore affluenza. Il periodo del Black Friday si conferma un’opportunità commerciale rilevante, con il 47% dei veneti che prevede di effettuare acquisti. Una percentuale significativa che sale al 67% tra i giovani della fascia 18-29 anni e al 63% tra i 30-44enni, demografica particolarmente interessante per capacità di spesa. Anche le fasce centrali partecipano attivamente, con il 55% tra i 45-54enni e il 49% tra i 55-64enni. Il dato sul fatto che il 43% ritenga le offerte davvero convenienti, indica che i consumatori veneti sono esigenti e selettivi: un incentivo per i commercianti a proporre promozioni autentiche e vantaggiose. I veronesi rispondono in linea con il dato regionale alla domanda se l’aumento dell’inflazione e del costo della vita sta impattando sulle spese: l’80% risponde si «contro» l’81% della media veneta. Per quanto riguarda viaggi e vacanze, il 47% dei veronesi che si muoverà, andrà fuori regione e il 42% all’estero, mentre il 28% resterà in Veneto.



