“Bomba”: stop al cantiere della filovia È intervenuto l’Esercito per determinare le future operazioni di rimozione

Pesa 500 libbre, ossia 227 chili, è di fabbricazione inglese, risale alla Seconda Guerra Mondiale ed è dotata di una sola spoletta. Sono queste le prime informazioni sulla bomba rinvenuta nel cantiere della Filovia di via Città di Nimes fornite dall’8° Reggimento Genio Guastatori, incaricato dalla Prefettura per le verifiche tecniche. Subito dopo il ritrovamento, avvenuto due giorni fa, la Prefettura ha dato il via alle misure per mettere in sicurezza l’area. Già martedì tutto il perimetro è stato isolato ed è stata disposta la vigilanza, soprattutto in orario notturno. È intervenuto poi l’Esercito per determinare lo stato di conservazione dell’ordigno e il raggio di sicurezza da mantenere, quantificato in 1.386 metri, necessario per le future operazioni di rimozione. Intanto, i lavori del cantiere sono stati fermati per un principio precauzionale. Su queste valutazioni tecniche adesso seguiranno tutte le valutazioni necessarie per il disinnesco. La Prefettura coordina tutte le riunioni sulle varie questioni perché sono tanti i fattori che entreranno in gioco. L’area, infatti, è una zona sensibile e nevralgica della città, dalla quale passano tutti i sottoservizi cittadini, così come il trasporto pubblico locale. Poco distante si trova anche la stazione ferroviaria. Inoltre, è anche densamente popolata, potrebbe essere necessario evacuare da un minimo di 2.950 persone ad un massimo di 26 mila cittadini. Il tutto tenendo conto delle misure anti Covid e, quindi, evitando ogni tipo di assembramento. Questa mattina, in Comune, il sindaco Federico Sboarina e il Prefetto Donato Cafagna hanno fornito tutti gli ultimi aggiornamenti. Presenti anche l’assessore a Sicurezza e Protezione civile Marco Padovani e il comandante della Polizia locale Luigi Altamura. “Non esiste precedente di disinnesco di una bomba durante una pandemia, per questo e per la delicatezza dell’area interessata, stiamo valutando tutte le possibili soluzioni per creare il minor disagio possibile ai cittadini – ha detto il sindaco -. Faremo quanto dovuto ma non possiamo permetterci di creare assembramenti con le evacuazioni. Inoltre, questa operazione potrebbe interessare anche i sottoservizi, così come il trasporto pubblico e quello ferroviario che passano nelle vicinanze. Ovviamente il cantiere della Filovia è stato bloccato per la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, Amt ha chiesto all’Ati di procedere con dei cambi nel cronoprogramma per anticipare la chiusura di altre strade finchè non si potrà riprendere anche in via Città di Nimes. Ricordo che l’ultimo ordigno bellico in città è stato fatto brillare nel 2015”. “Dopo il rinvenimento della bomba – ha spiegato il Prefetto -, l’intervento di Polizia di Stato ed Esercito è stato immediato, soprattutto per mettere in sicurezza l’area ed effettuare le prime valutazioni sull’ordigno bellico. Una bomba simile è stata già rinvenuta a Padova qualche anno fa. Dopodiché il Questore ha disposto la vigilanza, soprattutto di notte. Ora l’8° Reggimento Genio Guastatori sta valutando come rimuovere e far brillare l’ordigno, ma la prima cosa da fare era delimitare l’area e calcolare il raggio che potrebbe essere interessato da una eventuale evacuazione. Con il Comune e la Protezione civile stiamo valutando tutto quello che può essere coinvolto nel disinnesco, dalle linee elettriche alle condutture dell’acqua, fino alla vicina ferrovia. E la soluzioni migliore per lo spostamento della popolazione dagli appartamenti”.