Boscaini: 50 milioni non sono marchette E’ stata la risposta alle critiche espresse dal centrosinistra. Soldi disponibili dal 2017

Continuano a far discutere i 50 milioni destinati alla sponda veronese del collettore del Garda. In particolare si tratta di 25 milioni per il 2025, e di altri 30 per il 2026. Su questo fronte c’è da registrare la dichiarazione di voto alla Camera della deputata di FI Paola Boscaini. “Un’opera fondamentale per l’ambiente e l’economia del territorio”, ha detto Boscaini, che ha ringraziato il Ministro delle Infrastrutture Salvini e ha ripercorso le tappe parlamentari che hanno smosso il percorso politico per arrivare al contributo statale: dall’interrogazione di Forza Italia, a firma Boscaini e Cortellazzo, del 26 novembre scorso al MIT – “grazie alla quale abbiamo scoperto che c’erano a disposizione 97 milioni di euro nel fondo per il finanziamento e lo sviluppo infrastrutturale del Paese istituito con la legge di bilancio 2017 e che quei soldi potevano essere destinati anche per la rete idrica e le opere di collettamento” –; all’Odg, sempre di Boscaini, collegato all’ultima legge di Bilancio e approvato dal Parlamento prima di Natale: “Ordine del Giorno che ha ispirato l’emendamento decisivo contenuto nel dl Infrastrutture che ci apprestiamo a votare in aula oggi”, ha detto la parlamentare azzurra. Boscaini poi ha rintuzzato le critiche espresse dal centro-sinistra martedì, durante la seduta comune delle Commissioni Trasporti e Ambiente che hanno licenziato l’emendamento: “E’ stato detto che questi soldi potevano essere utilizzati per il sud, ma erano disponibili dal 2017, quando governava Gentiloni, mi chiedo allora perché non siano stati utilizzati prima da chi adesso protesta…”. Boscaini ha replicato con forza anche a chi oggi, tra le opposizioni, ha definito i 50 milioni per il Collettore ‘una marchetta di chi vuol mettere il cappello sull’opera’. “Ma come si può definire in questo modo un finanziamento a un’opera determinante per l’economia di un territorio che porta in Italia 20 milioni di turisti l’anno? Il Collettore costa complessivamente più di 140 milioni di euro e finora se lo sono per gran parte finanziato i residenti del lago con le loro tasse e Azienda Gardesana Servizi, cioè l’ente gestore. È offensivo parlare di marchetta! Ricordate cosa è accaduto un anno fa a Torri del Benaco, Comune del lago di Garda, dove un piccolo incidente idrico, poi risolto, ha mandato via tutti i turisti nel giro di due giorni. Pensate alle gravi ricadute che ci sarebbero con casi simili o più gravi. Per questo fa male sentire parlare di marchetta di fronte a un sostegno per l’economia del territorio”. L’emendamento sul collettore ha avuto il parere favorevole del Governo e il voto favorevole delle Commissioni Ambiente e Trasporti. Dopo l’approvazione alla Camera il provvedimento passerà al Senato. Per l’opera idrico-fognaria rimane attivo anche l’altro canale di finanziamento (complementare e non alternativo) di 22 milioni di euro, quello del Ministero dell’Ambiente, per cui si è a sua volta impegnata Boscaini: “Auspico che possano essere sbloccati entro l’estate” dice la parlamentare veronese.