Sono entrati in funzione in questi giorni nei quattro Pronto Soccorso del l’ULSS 9 Scaligera, San Bonifacio, Legnago, Villafranca, Legnago e nel punto di Primo Intervento dell’Ospedale di Malcesine, i dispositivi tecnologici finalizzati a premettere un tempestivo intervento in caso di aggressioni o situazioni di potenziale pericolo. Si tratta di Prowatch che vengono indossati dal personale in servizio, braccialetti telefonici dotati di un pulsante rosso ed uno verde. In caso di situazione a rischio, il personale dotato deve premere il pulsante rosso: scatta immediatamente il contatto diretto con una Centrale di controllo che a sua volta fa scattare l’intervento del 112, oltre ad allertare il restante personale interno del Pronto Soccorso stesso. Il tempo stimato di attesa per l’arrivo dei soccorsi è di tre minuti da quando viene dato l’allarme. Non c’è pericolo che i dispositivi non trovino la rete: attraverso la Sim inserita internamente, i Prowatch sono connessi h 24 con tutti gli operatori telefonici presenti sul territorio. La formazione prevista per il personale interessato è stata effettuata dalla ditta che si è aggiudicata il servizio di fornitura, la stessa che ogni mese fornirà il report con i dati relativi all’utilizzo dei dispositivi. Il progetto, sostenuto dalla Regione Veneto per garantire la sicurezza del personale medico e sanitario dei Pronto soccorso regionali, è stato finanziato dall’ULSS 9 per circa 138 mila euro. La somma ha permesso una prima fornitura di 290 dispositivi complessivi: 128 a disposizione del personale dei 4 Pronto Soccorso dell’ULSS 9 e del Punto di Primo Intervento di Malcesine. I restanti verranno distribuiti sul territorio per le sedi della continuità assistenziale e per le centrali operative dell’assistenza domiciliare, come da programmazione.



