Brusco: “lavoratori irregolari”

La situazione critica a seguito dell’emergenza Covid non può e non deve diventare pretesto per giustificare il record negativo del Veneto e specificatamente della provincia di Verona con stime rispettivamente di 10.000 e 5.000 lavoratori irregolari nei campi.
L’obiettivo di una regione come il Veneto che ha nella produzione agricola un cardine economico e un vanto di qualità , deve essere l’azzeramento del fenomeno del lavoro clandestino.
Il Governo ha messo in campo strumenti per fare emergere il fenomeno, apprezzati anche dalle organizzazioni sindacali, ma serve un impegno specifico della Regione: la proposta è di una certificazione regionale per le aziende che dimostrino la regolarità dei contratti di lavoro, senza la quale non si possa accedere a campagne di promozione e partecipare a fiere e manifestazioni che abbiano la Regione come promotrice o partner”.